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Giornate FAI di Primavera a Roma: i luoghi aperti e gli eventi in programma

Redazione 1 mese fa
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Villa Gregoriana a Tivoli

Siamo ufficialmente in primavera, e tra allergie e spettacolari fioriture le giornate continuano ad allungarsi. Per godere appieno la bellezza del nostro patrimonio culturale e paesaggistico tornano in Italia le Giornate FAI di Primavera, previste per sabato 23 e domenica 24 marzo 2024.

In tutta Italia apriranno 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero in tutta Italia. Nel Lazio saranno 38 i beni che apriranno le loro porte, compresa Roma che aprirà al pubblico 6 beni del suo immenso patrimonio.

Giornate FAI di Primavera 2024: come partecipare

I posti per partecipare alle visite guidate sono a numero chiuso: al fine di garantire l’accesso è consigliata la prenotazione; alcune aperture richiedono la prenotazione obbligatoria. Sul sito ufficiale del FAI è possibile prenotare l’ingresso agli eventi su fascia oraria. In caso di chiusura delle prenotazioni online è possibile presentarsi sul posto e accedere fino alla chiusura per capienza massima.

Alcuni eventi sono riservati agli iscritti FAI. L’iscrizione si può effettuare dal sito web o direttamente sul luogo dell’evento prima dell’ingresso.

Giornate FAI di Primavera a Roma: i luoghi

Sulle ali del Genio: tra storia, arte e ingegno militare

Lungotevere della Vittoria 31, Roma

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 18. Non è necessaria la prenotazione.

Cosa: Durante le Giornate FAI di Primavera, aprirà per voi le porte dell’Istituto Storico e di Cultura Dell’Arma del Genio. Ci si potrà perdere all’interno di stanze e corridoi dove si potrà ammirare ricostruzioni di trincee della Prima Guerra Mondiale! I visitatori vedranno da vicino gli apparecchi telefotografici e le spettacolari foto aeree scattate! Si passerà per la sezione aviatori, si vedranno plastici di fortificazioni e si scoprirà la storia di Santa Barbara facendo una tappa all’interno del Sacrario dove la visita si concluderà davanti alle splendide vetrate.

Palazzo Marina

Lungotevere delle Navi 17, Roma

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17.30. Non è richiesta prenotazione

Cosa: In occasione delle Giornate FAI di Primavera i visitatori percorreranno il maestoso Scalone d’Onore insieme ai giovani Apprendisti Ciceroni che li guideranno alla scoperta degli ambienti più rappresentativi del Palazzo della Marina. Si entrerà nel Salone dei Marmi (già sala del Ministro) che deve il suo nome al grande tavolo marmoreo; nella Sala Commissione avanzamento Ufficiali decorata con un ciclo pittorico di Pieretto Bianco dedicato ai lavori nei cantieri navali (unendo al tema del mare quello della tecnologia); infine, si avrà la possibilità curiosare tra le librerie lignee e i saliscendi della biblioteca ma soprattutto ammirare da vicino una copia autentica di una lettera in cui Cristoforo Colombo descrive il suo primo viaggio nelle Indie (1493).

Archeologia industriale. L’Isa e il Nucleo Sommozzatori VVF

Via del Commercio 13, Roma

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso alle 18. Non è richiesta prenotazione

Cosa: Il complesso architettonico di archeologia industriale degli ex magazzini generali al porto fluviale è di particolare bellezza: ora sede dell’ISA, si percepisce un colpo d’occhio particolarmente suggestivo di queste vestigia testimoni di una vita cittadina all’inizio del ‘900. Uno stabilimento per le derrate alimentari, esempio dei progressi della tecnica costruttiva e dell’innovazione industriale, con i carriponte che trasportavano le merci direttamente dal fiume Tevere.

Attraversando poi un’area archeologica che testimonia il carattere dapprima residenziale di questa pars urbana, poi trasformata in necropoli, resti di binari ferroviari lungo il porto fluviale ci introducono nella sede del Nucleo Sommozzatori VVF dove è particolarmente interessante ed affascinante vivere il “soccorso tecnico in acque fluviali, lacustri, marine e alluvioni” , la zona “umida” dove vengono decontaminate, lavate e asciugate le attrezzature in loro dotazione insieme alle diverse attrezzature.

Villa Maraini – Istituto Svizzero

Via Ludovisi 48, Roma

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso alle 18

Cosa: situata accanto a via Veneto, nell’ottocentesco quartiere Boncompagni-Ludovisi, villa Maraini sorge all’interno dello scomparso parco della villa Ludovisi, luogo ricordato per la bellezza delle statue antiche profuse lungo i viali di lecci e allori, celebrato da eccelsi artisti come Goethe, Eliot, James. La rimpianta villa nasceva nel Seicento sul versante meridionale del Collis Hortulorum, come venne definito il Pincio, dove Lucullo e Sallustio vollero costruire le loro grandiose ville.

Fu nel 1902 che Emilio Maraini acquistò l’unico lotto libero del quartiere Boncompagni-Ludovisi, nato dalla distruzione dello storico parco di Villa Ludovisi, una delle vittime della febbre edilizia dell’Italia postunitaria, sul quale sarebbe sorto un intero quartiere residenziale. L’imprenditore affidò al fratello, l’architetto Otto Maraini, l’incarico di progettare la sua residenza romana. La villa è rimasta inalterata nel tempo grazie alla donazione allo Stato Elvetico da parte di Carolina Maraini Sommaruga e oggi ospita, dal 1947, l’Istituto Svizzero di Roma, che, oltre ad organizzare mostre di arte contemporanea, laboratori culturali, spettacoli, concerti e conferenze, permette ogni anno a ricercatori, artisti e curatori di soggiornare e formarsi all’interno della Capitale. Terminata nel 1905, la villa si caratterizzò per la modernità dell’impostazione planimetrica, solenne ma al contempo funzionale nel rispetto degli standard abitativi dell’alta borghesia, sul modello delle case di campagna inglesi. La villa è in grado di dialogare con il giardino e con il paesaggio, permettendo alla luce di invadere gli ambienti e di creare un’atmosfera intima ed elegante, valorizzando la ricchezza degli arredi e delle soluzioni distributive interne. All’esterno l’architetto, adottando interessanti soluzioni tecnologiche all’avanguardia, è riuscito a innalzare un edificio in cui la tradizione romana legata al Barocco si fonde con quella tipicamente italiana legata al tardo Rinascimento, dando vita ad un linguaggio, molto apprezzato al tempo, volto alla nascita di un nuovo stile nazionale. Inserita nel contesto urbano ma isolato da esso grazie al giardino e alla sua posizione sopraelevata, la villa si distacca nettamente dai ripetitivi fabbricati del quartiere, ricalcando la tradizione delle antiche ville romane che qui si estendevano e instaurando un dialogo con il vicino Casino dell’Aurora.

Palazzo dell’Agricoltura

Via Venti Settembre 20, Roma

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso ore 18

Cosa: L’itinerario di visita comprende vari ambienti posti a piano terra e nel primo piano del palazzo, alcuni dei quali molto pregevoli dal punto di vista architettonico, come l’androne e lo scalone monumentale; altri più interessanti dal punto di vista decorativo, a partire dallo splendido e ricchissimo Parlamentino. Non mancherà l’accesso allo studio del ministro, che conserva lo splendido dipinto “La vanga e il latte” di Teofilo Patini, al salone di ricevimento ed alla biblioteca, che conserva quasi un milione di testi e dove i visitatori potranno ammirare testi antichi e mappe sulle antiche produzioni agroalimentari italiane (vino, olio, formaggi e altre tipicità). A corollario del percorso tra gli ambienti del ministero si avrà l’occasione di vedere la ricostruzione musealizzata dello studio di Camillo Benso Conte di Cavour, con gli arredi originali, e la mostra, inedita, dedicata a Nazareno Strampelli, pioniere del miglioramento genetico delle specie agricole, con una esposizione di grani antichi italiani creati oltre un secolo fa.

Beni aperti in provincia di Roma

Castello Sforza Ruspoli

Piazza Santa Maria 12, Cerveteri (RM)

Visite: sabato e domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17. Ultimo ingresso alle 16.30. Non è necessaria la prenotazione.

Cosa: Il castello, di proprietà di Bernardino Spada, fu acquistato da Bartolomeo Ruspoli nel 1674. Costruito nella seconda metà del 1400, giustificato dall’assenza di pitture murarie nel salone delle feste, consuetudine risalente a tale periodo. Nel 1709 il papa Clemente XI insignò il titolo di Principe a Francesco Maria Ruspoli e alle terre di Cerveteri il titolo di Principato perpetuo. Nel 1834 si effettuarono i primi ritrovamenti etruschi nella proprietà dei Ruspoli e conseguentemente l’arrivo di studiosi, collezionisti, Capi di Stato e Re che soggiornarono al Castello. La famiglia Ruspoli donò allo Stato italiano un edificio nelle vicinanze del Castello per la realizzazione di un museo. Fine 800-inizio 900,la famiglia Ruspoli finanziò la bonifica di tutte le zone paludose.

La bellezza del Castello Ruspoli si può apprezzare, guardandolo dalla Piazza di Santa Maria, dove si nota l’irregolarità della struttura. Spiccano le mura merlate e la Torre dell’Orologio. Una parte dell’antico castello è stato trasformato nell’attuale Palazzo Ruspoli con un’evidente loggia e un bel portone bugnato con tanto di stemma nobiliare. Nel rinascimento vengono eseguiti lavori di decoro in più stanze del Castello. Gli artisti chiamati alla corte a lavorare sono diversi, in particolare nell’estate del 1524 intervennero Benvenuto Cellini e il Pittore detto Rosso Fiorentino. Grazie a questo gruppo di artisti oggi possiamo ammirare: la stanza dei riti propiziatori, camera da letto della moglie del Conte dell’Anguillara Gentil Virginio Orsini. Il capolavoro eseguito a soffitto è composto da lavori grotteschi e inserimento di figure mitologiche. Al centro possiamo notare lo stemma, un Orso che morde un anguilla contornato da piume di Pavone. Invece la camera da letto del Conte dell’Anguillara è la stanza denominata di Polifemo e Ulisse, trattasi di un soffitto lavorato con la tecnica a basso rilievo su volta a schifo. Dopo il 1730 vengono aggiunti al Castello il passetto che permetteva alla Famiglia di entrare in chiesa affacciandosi tramite una balconata.

Museo Tuscolano scuderie Aldobrandini

Piazza Guglielmo Marconi 6, Frascati (RM)

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 17.30. Ultimo ingresso alle 17. Non è necessaria la prenotazione.

Cosa: La visita spazierà tra centinaia di reperti archeologici di epoca romana, in larga parte provenienti dall’area di Tuscolo, tra cui spiccano una statua di Dioniso, due satiri e una menade recentemente rinvenuta, probabilmente databili tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. Sono poi presenti urne cinerarie, ex voto anatomici, iscrizioni, capitelli, frammenti architettonici sia di epoca romana che medievale. Un vero e proprio percorso nella storia antica dei Castelli Romani che in larga parte è ancora da scoprire. Le Scuderie ospitano anche perfette e bellissime riproduzioni lignee in scala delle Ville Tuscolane. Un’occasione importante per conoscere meglio la storia e l’architettura di queste straordinarie dimore e per scoprire l’aspetto che avevano nel passato.

Ingresso a Parco Villa Gregoriana

Largo Sant’Angelo snc, Tivoli (RM)

Visite: sabato e domenica dalle 10 alle 17.30. Ultimo ingresso alle 17. Non è necessaria la prenotazione.

Cosa: Parco Villa Gregoriana racconta il “verde romantico”: un giardino all’inglese, voluto nell’Ottocento da Gregorio XVI per incorniciare l’impressionante cascata dell’Aniene, ingegnosamente deviato dopo le frequenti drammatiche piene della città; ripidi versanti rocciosi, archeologiche rovine di templi romani, impetuose sorgenti e cadute d’acqua, in una fitta composizione di specie vegetali, hanno suscitato meraviglia e il senso romantico del “sublime” nei viaggiatori del Grand Tour, così come nei visitatori di oggi. Attraverso testi, video e podcast di introduzione e accompagnamento alla visita consultabili direttamente dallo smartphone sarà possibile riavvicinarsi agli spazi verdi aperti e riscoprire in essi una fonte di benessere ricreativa sia per il corpo che per la mente.