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L’estate è alle porte e Roma si prepara a una stagione di mostre tutte da scoprire, tra arte contemporanea e fotografia, passando per la storia di Roma e il Rinascimento. Gli spazi espositivi della Capitale ospiteranno appuntamenti che andranno incontro ai gusti di tutti i cultori dell’arte e non solo! Scopriamo quali mostre vedere a Roma questa estate con il nostro #spiegonemostre!
Galleria Borghese
Giuseppe Penone. Gesti universali (fino al 9 luglio 2023)
Oltre trenta opere realizzate tra gli anni Settanta e i primi Duemila in un percorso che attraversa il Salone di Mariano Rossi, la Sala di Apollo e Dafne, la Sala degli Imperatori e quella di Enea e Anchise per espandersi nel Giardino dell’Uccelliera ed eccezionalmente nel Giardino della Meridiana: un percorso che unisce la bellezza opulenta della Galleria Borghese all’essenzialità dell’arte di uno dei maestri dell’Arte Povera.
Il rapporto tra arte e natura evolve dai canoni classici della collezione permanente per giungere alle nuove sensibilità del Novecento. Giuseppe Penone. Gesti Universali non propone alcun confronto ma presenta opere scelte come “riflesso” rispetto all’ambiente, offrendo un “completamento” di elementi: nelle sale caratterizzate da un tripudio di marmi, sculture e decorazioni, Penone aggiunge un innesto organico di foglie, cuoio, legno che collega e definisce i due universi. Nei Giardini invece, l’integrazione guarda al mondo dei metalli, con sculture in bronzo che dialogano con la ricca vegetazione circostante, arricchita da circa quaranta nuove piante in vaso chiamate a sorreggere alcune opere.
Centrale Montemartini
Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni capitoline (fino al 25 giugno 2023)
Mosaici dalle Collezioni capitoline, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, presenta al pubblico un’ampia selezione di mosaici, capolavori delle collezioni capitoline poco conosciuti al grande pubblico: un evento importante per raccontare, attraverso la trama colorata di queste opere, brani di storia della città di Roma, illustrando nel modo più completo i contesti originari di rinvenimento.
Dal 14 marzo 2023 verrà inserito in mostra un gruppo di 16 opere appena resturate e mai esposte prima, che estende l’arco cronologico della mostra fino all’epoca tardo-antica e propone tipologie di manufatti finora assenti nel percorso espositivo: i mosaici a grandi tessere marmoree e l’opus sectile. Espressione del lusso fin dalla prima età imperiale, l’uso dei marmi colorati si afferma sempre di più durante gli anni di massima espansione dell’impero, divenendo consuetudine in ambito privato e nell’architettura pubblica, civile e sacra. Nella Roma del III e del IV secolo d.C. la grande disponibilità di marmi colorati e gli scarti di lavorazione dei grandi cantieri edili erano impiegati per diversi scopi, tra i quali la realizzazione di tessere di mosaico. È in questo periodo che nasce una categoria particolare di mosaici pavimentali a grandi tessere, realizzati con materiali particolarmente preziosi: porfido, serpentino, portasanta, giallo antico.
Palazzo Bonaparte
Sembra vivo! (26 maggio – 28 ottobre 2023)
Il fascino inquietante dell’Iperrealismo trova spazio in una delle mostre più attese della stagione a Roma. 43 mega-installazioni di 29 artisti del calibro di Maurizio Cattelan, Ron Muech, George Segal, Caroel Feuerman e Duane Hanson.
L’Iperrealismo ci spaventa e affascina allo stesso tempo. Le sculture sembrano perfettamente umane, ma qualcosa stride sempre: le dimensioni fuori scala, le situazioni surreali e l’inserimento di elementi fuori contesto creano nello spettatore un senso di straniamento davanti alle opere in mostra.
Chiostro del Bramante di Roma
INFINITY. Michelangelo Pistoletto. L’arte contemporanea senza limiti (fino al 15 ottobre 2023)
Non certo una mostra tradizionale ma un racconto, un’esperienza che attraverso cinquanta opere e quattro grandi installazioni site specific raccontano oltre 60 anni di carriera di Michelangelo Pistoletto in occasione del suo 90esimo compleanno.
“Una mostra collettiva di un unico artista”, secondo le parole del curatore Danilo Eccher, perché“nella diversità io mi sono moltiplicato”, come dichiara l’artista.
Palazzo Cipolla
Ipotesi Metaverso (fino al 23 luglio 2023)
Fino al 23 luglio 2023, l’ottocentesco Palazzo Cipolla di Roma, in Via del Corso, si trasforma in Ipotesi Metaverso, immersione nella mente dei creatori di mondi dal Barocco e, ad oggi, una tra le prime mostre internazionali a porsi domande e ipotesi sul concetto tecnologico/esistenziale di Metaverso.
Grandi artisti del passato incontrano i contemporanei sul terreno dell’immaginazione e della creazione di nuove dimensioni spaziali/esistenziali in una mostra che vedrà insieme opere storiche di Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli, Cesar Santos, e opere site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Sofia Crespo e/and Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con/with Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klingemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas.
Palazzo delle Esposizioni
Vita Dulcis (fino al 27 agosto 2023)
La mostra pensata per il Palazzo delle Esposizioni da Francesco Vezzoli vede l’intersezione di diversi livelli: l’arte contemporanea, la storia romana attraverso le opere provenienti dalle sedi del Museo Nazionale Romano e la rappresentazione che della storia romana è stata fornita attraverso il cinema nel corso del Novecento.
VITA DULCIS è un progetto che vuole creare una nuova narrativa, presentando opere e reperti dell’arte classica romana in un percorso espositivo privo di quella “freddezza” e “lontananza” caratteristiche di molte esposizioni museali, per restituire al visitatore l’intensità vitale e la passione autentica che questi reperti sanno suscitare, immergendoli in un allestimento concettuale e scenografico suggestivo e inaspettato, che li mette in relazione con alcune opere recenti di Vezzoli che incorporano elementi d’epoca antica o che all’antico sono ispirate.
Il cinema è il completamento ideale del racconto di VITA DULCIS: tra tutte le arti visive, è stato il mezzo che più di tutti ha utilizzato e celebrato il periodo storico dell’antica Roma, sempre cercando di restituirne la verità, la passione, le storie, le psicologie, le atmosfere e i colori.