Sommario di questo articolo:
Indecisi sulle mostre da vedere a Roma nel mese di maggio? Il nostro #spiegonemostre vi indica una guida a tutte le esposizioni di punta della capitale. Questo mese da non perdere la mostra dedicata ai cavalli alla Casina di Raffaello, dove saranno presenti anche laboratori a tema che accompagneranno l’86° Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena.
Tra i diversi appuntamenti all‘Istituto Giapponese di Cultura, vi ricordiamo che martedì 29 maggio alle ore 19 una cantastorie dei nostri giorni, accompagnata dalla suggestiva musica dello shamisen, declamerà in chiave rokyoku due affascinanti storie leggendarie.
Di seguito troverete tutti i nostri consigli del mese di maggio:
Paladino al Teatro Valle: 19 drammaturghi e un sipario in scena
Teatro Valle – Rione Sant’Eustachio
Al Teatro Valle ancora in scena l’arte di Mimmo Paladino con la mostra-installazione Paladino al Teatro Valle: 19 drammaturghi e un sipario in scena, prorogata fino al 17 giugno, creazioni del grande maestro campano che ha inaugurato l’apertura straordinaria dello storico teatro lo scorso 7 aprile.
Nata da un’idea del direttore Antonio Calbi, l’esposizione accoglie il pubblico con il grande Sipario di Attesa (lungo 14 metri), realizzato per il Teatro Argentina nel 2009, ora installato sul palcoscenico del Teatro Valle, appena dietro il sipario. In questo primo intervento si specchia un secondo, questa volta in sala, con le opere-ritratto di 19 drammaturghi collocate in altrettanti pacchetti del secondo ordine, che si “affacciano” in guisa di spettatori-testimoni (11 dei quali già ritratti nel 2005 e 8 realizzati per l’occasione): Antonin Artaud, Samuel Beckett, Carmelo Bene, Bertolt Brecht, Eduardo De Filippo, Eschilo, Euripide, Dario Fo, Carlo Goldoni, Sarah Kane, Tadeusz Kantor, Henrik Ibsen, Eugène Ionesco, Vladimir Majakovskij, Molière, Luigi Pirandello, William Shakespeare, Sofocle, August Strindberg. Ne risulta un emiciclo luminoso e diversamente cromatico di figure e figurazioni, con drammaturghi più riconoscibili e altri con segnature più simboliche e metafisiche, con rimandi visivi, cromatici, figurativi e di senso fra le due opere che si fronteggiano, si parlano, si completano una nell’altra, e dove anche le tecniche adottate si rispecchiano. Il maestoso Sipario di Attesa, corpi, teste, braccia, figure ieratiche, teste di cavallo, capitelli, timpani, sparsi su un fondo rosso su cui spicca una tavolozza che va dal blu cobalto all’oro, campeggia sul palcoscenico; mentre sui 19 palchetti siedono, quasi come immaginari e ideali spettatori, 19 celebri drammaturghi raffigurati con tecniche e stili differenti: dal filo di matita che va a delineare il mezzobusto di Eduardo con pennellata nera sulla destra e la “tazzulella e cafè” in rosso in mano, al bianco, nero e grigio di Brecht, Goldoni, Shakespeare, Pirandello, fino ai colori più vibranti di Artaud o la fitta trama di fili cromatici per riportare il mondo comico e drammatico di Molière. Ancora un intreccio di scarabocchi rimanda a Dario Fò e alla sua dialettica e il suo linguaggio, una sagoma di una testa in mezzo a un frammento di carta con dentro Pinocchio a Carmelo Bene, una caduta libera di pezzi a ricordare Sarah Kane. Un’opera multidisciplinare, un’esperienza da vivere tramite un’immersione nella visione e nell’ascolto in un luogo storico e civile come il teatro, che l’artista visionario Mimmo Paladino abbraccia perfettamente. Completa l’opera una colonna sonora che miscela voci degli autori stessi e brani dal corpus di opere degli stessi drammaturghi attinti dal repertorio del Teatro di Roma o da altre edizioni. Ne risulta una creazione multidisciplinare (architettura, pittura, parola), che è un’esperienza da vivere in piedi, girando per la sala in penombra, o seduti in platea sulle poltrone di velluto rosso. Così, l’arte entra in scena a testimonianza del valore culturale che il Teatro Valle ha svolto e continua a rappresentare per la Città.
Orario: giovedì venerdì sabato dalle 17 alle 20; domenica: dalle 11 alle 18
Ingresso libero
Domani Avvenne
Casa della Memoria e della Storia Via San Francesco di Sales, 5 – 00165 Roma
“Domani Avvenne”, alla Casa della Memoria e della Storia di Roma dal 18 maggio al 7 settembre 2018, illustra, in 45 pannelli espositivi a colori realizzati nel 2015, la storia della Resistenza partigiana e patriottica in alcuni comuni a sud di Roma tra i Monti Prenestini e l’Alta Valle del Sacco: Genazzano, Paliano, San Vito Romano, Olevano Romano, Palestrina, Cave, Rocca di Cave e Guadagnolo.
La mostra è il risultato del lavoro di ricerca documentale, fotografica e di testimonianze dirette, raccolto dalla Sezione A.N.P.I. “G.E. D’Amico e L. Ciccognani” di Genazzano fin dal 2012 e promossa da ANPI Comitato Provinciale di Roma.
La ricerca è stata realizzata con un processo partecipativo che ha coinvolto, spontaneamente, anche giovani laureati, saggisti del territorio e familiari delle persone coinvolte negli accadimenti. La realizzazione della mostra è frutto della collaborazione dei Comuni di Genazzano, Bellegra ed Olevano Romano (in partenariato con la locale sezione A.N.P.I.) alla stesura del progetto per il bando emesso dalla Regione Lazio “Settant’anni dalla fine della guerra 1944-45/2014- 15”.
Senza aver la pretesa di essere divulgazione della storia della seconda guerra mondiale, la mostra ha una valenza storiografica specifica sia nella narrazione dei fatti sia nella peculiare modalità di interpretazione, descrizione e “scrittura”. La cronaca storiografica, necessariamente parziale e provvisoria, è ricostruita tramite l’intreccio, nello spazio e nel tempo, di pagine di diari privati, rapporti epistolari dei combattenti con le proprie famiglie, testimonianze orali dirette e/o selezioni di pubblicazioni concesse negli anni dai protagonisti e dai loro familiari o conoscenti.
Fotografie inedite dell’epoca e documenti ufficiali d’archivio fanno da cornice e da filo conduttore tra gli spaccati di vita vissuta. Il racconto conclusivo si presta ad una ricomposizione del tutto soggettiva da parte del visitatore. I pannelli introduttivi, che espongono i fatti salienti che hanno condotto l’Italia in guerra sino all’8 settembre 1943, comprendono dati e statistiche che riportano l’effettiva valutazione di perdite umane e di patrioti impegnati nella resistenza nel territorio laziale. Gli altri pannelli sono divisi per comuni e raccontano singole storie di vita all’interno di avvenimenti più complessi.
Obiettivo della mostra è sviluppare la coscienza collettiva del territorio sulla Resistenza, le attività di ricerca individuale o associativa interessi in comune tra generazioni e attori della storia diversi, ma indissolubilmente legati. L’utilizzo divulgativo e didattico dell’esposizione si presta a coadiuvare percorsi della memoria ed itinerari di studio.
Orario:
Lunedì – Sabato ore 9.30/20.00
Chiusa il 29 giugno e dal 6 al 31 agosto 2018
Ingresso libero
Raffaele de Vico (1881-1969) – Architetto e paesaggista
Museo di Roma Palazzo Braschi – Piazza Navona, 2; Piazza San Pantaleo, 10
Dal 16 maggio al 30 settembre 2018 sono in mostra disegni, progetti, fotografie e documenti che testimoniano la trasformazione urbana e sociale di Roma nella prima metà del Novecento
Presentate quasi 100 opere fra disegni, progetti, fotografie e documenti, di cui alcuni mai esposti prima e/o non esposti da lungo tempo, provenienti dalle collezioni capitoline (Museo di Roma Palazzo Braschi, Galleria d’Arte Moderna e Museo Canonica) e dagli archivi capitolini, con particolare riferimento all’Archivio Storico Capitolino a cui l’anno scorso è stato donato dagli eredi l’archivio personale di Raffaele de Vico.
Cavalli in mostra a Villa Borghese
La Casina di Raffaello di Villa Borghese
Dal 19 maggio al 22 luglio alla Casina di Raffaello una mostra e dei laboratori a tema accompagneranno l’86° Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena.
La Casina di Raffaello di Villa Borghese, a due passi da Piazza di Siena dove si svolgerà l’86° Concorso Ippico Internazionale (CSIO), ospiterà la mostra “Cavalli: una passione di famiglia” che sarà aperta al pubblico dal 19 maggio al 22 luglio 2018.
In occasione dell’inaugurazione di sabato 19 maggio alle ore 11 sarà presentato il volume “Storie di Donne e Uomini, Cavalli e Arte” (Edizioni Discoverplaces.travel) che racconta come Claudia Bettiol e sua figlia Maria Vittori abbiano costruito negli anni una collezione ricchissima di oggetti, giochi e libri sui cavalli che ha portato ad una collaborazione con il Museo del Giocattolo di Zagarolo e che sarà presentata in parte in una mostra alla Casina di Raffaello.
Alle 12 e alle 15 sarà possibile partecipare gratuitamente al laboratorio “Siamo a cavallo!” (prenotazione obbligatoria allo 060608 max 25 posti a laboratorio; attività per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni) che accompagnerà la mostra per tutta la sua durata (anche per le scuole tutte le mattine dal martedì al venerdì fino al 30 giugno) e in cui i bambini si divertiranno a creare con stoffe, bottoni, fili di lana e altre decorazioni la testa di un cavallo con cui giocare e correre al galoppo di un manico di scopa. L’attore Maurizio Mosetti interpreterà la favola di Alessandro Magno e del suo cavallo Bucefalo.
Inoltre sarà offerta a tutti una fetta della speciale torta a forma di cavallo della chef e cake-designer Lucia Tiziana De Luca.
Da quando sua figlia, all’età di appena cinque anni, si è avvicinata al mondo del cavallo, la collezionista Claudia Bettiol ha deciso di fare leva su questa passione per avvicinarla anche al mondo dell’arte, della lettura e della musica. E così ogni passeggiata o viaggio è diventato l’occasione per osservare statue e opere d’arte raffiguranti il cavallo e ogni regalo, libro o gioco, ne ha raccontato o rappresentato un aspetto. A poco a poco, in giro per il mondo, si è formata la collezione esposta in mostra: dai cavalli Mariachi comprati all’isola di Ventotene alla riproduzione di un antico tappeto a tema equestre acquistato in Turchia, dal cavallo di Troia proveniente dalla tomba di Filippo II al porta-essenza di Dubai, per concludere con qualche artista contemporaneo. Non mancheranno cavalli a dondolo, giochi, illustrazioni e fantini per un viaggio a 360° nel mondo dell’equitazione.
Dal 24 al 27 maggio, in concomitanza con lo svolgimento dell’86° Concorso Ippico Internazionale, la partnership con CONI e FISE permetterà agli ospiti di Casina di Raffaello di partecipare gratuitamente alle attività in programma e accedere liberamente alla mostra Cavalli: una passione di famiglia.
Gli eventi all’Istituto Giapponese di Cultura
Narrazione melodiche del Giappone
Martedì 29 maggio alle ore 19 una cantastorie dei nostri giorni, accompagnata dalla suggestiva musica dello shamisen, declamerà in chiave rokyoku due affascinanti storie leggendarie: Sendai no onifufu (L’invincibile coppia di Sendai), tratta dalla tradizione fiabesca giapponese, e Cenerentola, reinterpretazione originale di Nanafuku Tamagawa della celeberrima fiaba di Charles Perrault.
Sul palco, con la sua irrefrenabile verve di declamatrice rokyoku, la stessa Nanafuku Tamagawa (attrice, autrice, produttrice di eventi rokyoku), affiancata allo shamisen da Mifune Sawamura. Lo spettacolo – introdotto dalla prof.ssa Matilde Mastrangelo e dal dott. Stefano Romagnoli della “Sapienza” Università di Roma – sarà interamente sottotitolato in italiano.
Orario: 19. 00
Ingresso libero senza bisogno di prenotazione
Il Trento Film Festival arriva in città con destinazione.. Giappone
10 maggio – 16 giugno
Montagna, avventura, esplorazione sono i temi cardine del Trento Film Festival (26 aprile – 6 maggio 2018) giunto quest’anno alla 66° edizione con una sezione dedicata al Giappone, che l’Istituto Giapponese di Cultura è lieto di ospitare nella propria sede. Un viaggio con “Destinazione…Giappone” alla scoperta di territori, realtà rurali, piccole comunità montane che, in virtù di un profondo rispetto per ambiente e tradizioni, resistono a condizioni climatiche estreme, alle avversità e all’isolamento dai più confortevoli e tecnologici contesti urbani. Un itinerario affascinante in luoghi per lo più ignoti ai turisti, curiosando tra i prodotti della terra e della gastronomia giapponese, ormai conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, tanto da meritare il sigillo di Patrimonio UNESCO. Otto film documentari, frutto di un complesso lavoro di squadra, con storie fuori dall’ordinario che documentano realtà intime e silenziose, lontane dall’immaginario di un Giappone ipertecnologico, metropoli affollate, fast food, abitazioni domotiche e mode fugaci, figlie di consumismo e globalizzazione. La rassegna Destinazione… Giappone, a cura di Sergio Fant, è organizzata in collaborazione con il Trento Film Festival, dove è stata presentata in versione integrale (info: www.trentofestival.it). Tutti i film sono sottotitolati in italiano e l’ingresso alle proiezioni è gratuito, senza necessità di prenotazione.
Il programma completo e i trailer di tutti i film sono consultabili sul sito ufficiale.
Orari:
Proiezioni feriali: 17.00 O 19.00
Sabato: 11.00
Una selezione di cento pezzi, tra design domestico/elettrodomestico e classici prodotti dagli anni ’50 in poi, testimoni dei trend estetici, economici e sociali di un Giappone che si esprime in maniera poliedrica, purché all’insegna di una quotidianità bella da vedere e tecnologicamente ineccepibile.
Torture
Lanificio Factory, Via di Pietralata 159a, Roma
L’esibizione espositiva e multimediale Torture, progetto condiviso da diversi artisti e una curatrice, Barbara Martusciello, riflette su tematiche sempre tragicamente attuali come quelle della tortura, ancora esecrabilmente esercitata in molte parti del mondo, e sui connessi temi della prevaricazione, della costrizione, della violenza e delle complicità.
Joseph De Felici e Ferdinando Gatta – ai quali si deve il concept di Torture – partecipano con una serie di evocative fotografie in bianco e nero: allusive nella composizione, che ritrae mani e apparizioni in dissolvenza, ma eloquenti nei titoli (“Diaz”, “Stefano Cucchi”, “Amazzonia”) quelle di De Felici; più emblematiche, silenti e apparentemente poetiche quelle di Ferdinando Gatta, con le sue inferriate contro il cielo e l’assenza dell’essere umano. Il regista e coreografo colombiano Juan Diego Puerta Lopez dirige noti performer in azioni sceniche metaforiche, due delle quali tratte dal suo spettacolo Carne, che lo consacrò al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2005; Noemi Colitti interviene con un live sound elettronico eseguito anche con il Theremin e proiettando su parete video sperimentali.
Tutte le opere e le performances rimandano agli argomenti scottanti che hanno originato l’iniziativa in progress, che prevede nuove fasi e luoghi dove proporsi, dopo l’esordio nel novembre 2014, con la mostra delle fotografie dei soli De Felici e Gatta alla BiASA, Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte-sala della Crociera, all’interno del MiBACT, durante le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra e prima dell’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano. “Per significare il mondo bisogna sentirsi coinvolti” diceva Henri Cartier-Bresson, e questi artisti lo sono a tal punto da palesare il loro atto di denuncia attraverso immagini, suoni, movimenti legati tra loro all’interno di una kermesse corale di forte coinvolgimento visivo ed emotivo. Perché sì, ha ragione Banksy: “Ci vuole del fegato, e anche tanto, per levarsi in piedi da perfetti sconosciuti in una democrazia occidentale e invocare cose in cui nessun altro crede, come la pace, la giustizia e la libertà.”.
Orario: Giovedì 24 maggio dalle ore 18:30 – 22:30.
Ingresso libero
Inaugurata della mostra fotografica “I Venti Buoni”
Mercato di Testaccio
Inaugurata il 5 maggio e esposta fino al 2 giugno, tra i banchi del mercato di Testaccio si tiene una mostra fotografica di 20 arnie decorate e dedicate a 20 grandi scoperte scientifiche che hanno rivoluzionato il rapporto tra l’uomo e la natura.
Dal padre del metodo scientifico Galileo Galilei fino al recentemente scomparso Stephen Hawking, passando dalle pionieristiche scoperte di Marie Curie (unica donna ad aver vinto due premi Nobel) e Jane Goodall, l’etologa che ha passato gran parte della sua vita nella giungla per studiare da vicino gli scimpanzé. Tra i venti passi avanti della scienza non poteva mancare Karl von Frisch, il padre dello studio del linguaggio delle api, i cui studi portarono per la prima volta alla comprensione delle loro comunicazioni fatto da danze e complessi movimenti. “I disegni e i simboli realizzati sulle arnie servono alle api per ritrovare più facilmente il nido di appartenenza, e a noi per raccontare vita e scoperte di grandi scienziati del presente e del passato”, ha spiegato Carlo Taccari, presidente di BUONO.
L’installazione fotografica “I Venti Buoni”, ideato e realizzato dall’associazione BUONO, nasce dal desiderio di avvicinare i cittadini alla scienza mostrando al pubblico alcune delle arnie situate all’interno dell’Oasi LIPU Castel di Guido. La mostra rappresenta un inno alla scienza, un sostegno
alla ricerca, perché solo grazie allo studio e alla conoscenza possiamo capire e apprezzare il mondo che ci circonda. “Alla sopravvivenza delle api – ha aggiunto Taccari – è legata anche la nostra sopravvivenza perché dipendiamo dal loro encomiabile lavoro di impollinatori. Se sparissero avremmo infatti un drastico calo delle risorse alimentari.”
“Ognuno di noi ha il potere della scelta, come singoli possiamo scegliere di installare lampadine a risparmio energetico o evitare sprechi d’acqua, come consumatori abbiamo la capacità di influenzare il mercato. Piantare fiori sui nostri balconi non crea solo bellezza, ma sono un grande aiuto per la sopravvivenza degli impollinatori”, ha spiegato Taccari.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, ad accesso gratuito, negli spazi del mercato rionale di Testaccio. Tutti i sabato mattina sono inoltre previste visite guidate e laboratori didattici per bambini gratuiti mentre il 12 maggio sarà prevista un’apertura fino a tarda notte in occasione dell’Open Day del mercato.
Gloria Argelés riflette sulla nostra Babele contemporanea
Museo di Roma in Trastevere dal 20 aprile – 17 giugno 2018
Gloria Argelés, artista argentina, presenta 30 opere realizzate tra il 2000 e il 2018 utilizzando tecniche diverse, sculture di legno, rete metallica, rilievi in carta e disegni sono la riflessione dell’artista argentina sulla nostra Babele contemporanea, la storia del Novecento e sul disagio dl questo inizio di secolo. Al contempo sono espressione della sua poetica.
Si possono percorrere gli spazi della mostra cominciando da i cinque ritratti, (ombre da rete metallica), di personaggi che rievocano il pensiero del secolo scorso (Arendt, Freud, Gandhi, Mao, Marx), come fosse un’archeologia che si trasporta nel contemporaneo.
La visione di Gloria Argelés, però si concretizza in maniera evidente nell’installazione di ombre e rete che raffigura la Torre di Babele, simbolo nella sua iconografia, della caduta del potere e dell’origine del caos.
Ombre di gente in fuga, costretta all’abbandono della propria identità, s’intravedono in mezzo a opere come Buenos Aires, con un velato riferimento agli anni della dittatura militare, o New York tra i cui grattacieli tratteggiati con la rete metallica spiccano due rettangoli vuoti, le Twin Towers, esplicito simbolo della tragedia dei nostri tempi.
La destrutturazione dell’identità individuale anticipa i tempi quando prende forma nelle sculture lignee, come in Walking around dove la trasformazione diventa lo strumento lessicale con il quale l’artista evidenzia la sua analisi.
Progressivamente, Gloria Argelés arriva alla costruzione della scultura H- Ombre, dove il corpo diventa struttura, realizzata con reti metalliche traforate: nella sua proiezione diventa ombra. Con la rete metallica, la Argelés costruisce immagini lievi ed evanescenti, il cui senso ultimo è da leggere nella precarietà, nell’instabilità mutevole che caratterizza le proiezioni dell’inconscio.
Attraverso l’utilizzo di materiali eterogenei, dunque, l’artista conduce lo spettatore in un percorso ragionato, in cui le tecniche differenti e le soluzioni distinte che implicano portano a una stessa espressione concettuale.
La mostra Babele è corredata da un catalogo che accoglie il testo dello storico e critico d’arte Enrico Crispolti.
Prefazione di Silvana Bonfili, responsabile gestione spazi espositivi del Museo di Roma in Trastevere.
Orario:
da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Giorni di chiusura: lunedì, 1 maggio
Prezzo:
Biglietti Tariffe non residenti: Intero: € 6,00; Ridotto: € 5,00.
Tariffe residenti: Intero: € 5,00; Ridotto: € 4,00
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Salvo integrazione se presente altra mostra
Ripartono le iniziative culturali di Mix – Incontriamoci al Museo
Dopo il successo degli eventi della fine del 2017 (ottobre – dicembre), riparte MIX – Incontriamoci al museo, il progetto di attività finalizzate alla valorizzazione del patrimonio artistico museale e al coinvolgimento del pubblico.
Il nuovo percorso tematico Musei Capitolini – Oggi parliamo di… accompagnerà i visitatori fino al 14 giugno e si occuperà di approfondire tematiche e argomenti ispirati dalle collezioni permanenti dei Musei Capitolini e della Centrale Montemartini. I convegni, a cura del personale della Sovrintendenza Capitolina, saranno in programma ogni giovedì dalle 16.30 alle 18.00 e affronteranno affascinanti argomenti come il Museo Capitolino nella Roma del ’700 (12 aprile) così come appariva agli occhi dell’archeologo Winckelmann, protagonista della mostra Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento in programma fino al 20 maggio.
Le conferenze si svolgeranno nella Sala Pietro da Cortona della Pinacoteca Capitolina a eccezione degli incontri del 24 maggio e del 7 giugno che si terranno nella Sala del Treno alla Centrale Montemartini. Si potrà partecipare gratuitamente previa prenotazione al call center 060608. La partecipazione agli incontri non darà diritto alla visita dei Musei ospitanti, per la quale sarà necessario acquistare il biglietto all’ingresso.
Le attività di MIX! Incontriamoci al museo sono state suddivise in 7 percorsi tematici, 5 dei quali realizzati tra novembre e dicembre 2017. Nel corso dei mesi si sono alternati incontri con scrittori di prestigio e disegnatori di successo, esperienze multiculturali e performance di arte contemporanea mentre un ricco calendario di visite guidate e convegni a tema ha permesso al pubblico di conoscere, attraverso metodi di fruizione alternativi, le collezioni museali e i territori della nostra città.
Programma
Prenotazione obbligatoria allo 060608 – La partecipazione agli incontri non darà diritto alla visita dei Musei ospitanti, per la quale sarà necessario acquistare il biglietto all’ingresso.
24 maggio 2018 ore 16.30 Centrale Montemartini. Sala del Treno
Raccontando i restauri. La seconda vita di alcune opere della Centrale Montemartini a cura di Barbara Nobiloni
31 maggio 2018 ore 16.30 Musei Capitolini. Sala Pietro da Cortona
Come si organizza una mostra: una rara occasione per “curiosare dietro le quinte” a cura di Daniela Tabò ed Eloisa Dodero
7 giugno 2018 ore 16.30 Centrale Montemartini. Sala del Treno
Roma ai tempi di Pio IX. Le ferrovie e lo sviluppo tecnologico-industriale della Roma Pontificia allo scorcio dell’Unità d’Italia a cura di Serena Guglielmi
14 giugno 2018 ore 16.30 Musei Capitolini. Sala Pietro da Cortona
La zingara, la santa e la sposa: le donne nei quadri della Pinacoteca Capitolina a cura di Sergio Guarino
Canaletto: arriva a Roma
Palazzo Braschi -Piazza Navona
Sarà il più grande nucleo di opere mai esposto in Italia. Dall’11 aprile al 19 agosto 2018 il Museo di Roma Palazzo Braschi celebra il grande pittore veneziano a 250 anni dalla sua morte.
Giovanni Antonio Canal (Venezia 1697 -1768) noto come Canaletto, viene celebrato con una grande retrospettiva negli spazi espositivi del Museo di Roma Palazzo Braschi a Piazza Navona dall’11 aprile al 19 agosto 2018. La mostra a cura di Bożena Anna Kowalczyk, intende celebrare il 250° anniversario della morte del grande pittore veneziano presentando il più grande nucleo di opere di sua mano mai esposto in Italia: 42 dipinti, inclusi alcuni celebri capolavori, 9 disegni e 16 libri e documenti d’archivio.
Le opere in mostra provengono da alcuni tra i più importanti musei del mondo, tra cui il Museo Pushkin di Mosca, il Jacquemart-André di Parigi, il Museo delle Belle Arti di Budapest, la National Gallery di Londra e il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Presenti anche alcune opere conservate nelle collezioni britanniche per le quali sono state appositamente create e altre provenienti dai musei statunitensi di Boston, Kansas City e Cincinnati. Tante anche le le istituzioni museali italiane presenti in mostra con le loro opere tra cui il Castello Sforzesco di Milano, i Musei Reali di Torino e la Fondazione Giorgio Cini.
Tra i capolavori in mostra, oltre al già menzionato dipinto del Museo Pushkin, spiccano due opere della Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli di Torino: Il Canal Grande da nord, verso il ponte di Rialto, e Il Canal Grande con Santa Maria della Carità, esposti per la prima volta assieme al manoscritto della Biblioteca Statale di Lucca che ne illustra le circostanze della commissione e della realizzazione.
Allora & Calzadilla. Blackout
MAXXI – Via Guido Reni, 7
Sino al 30 maggio Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla realizzano al MAXXI il progetto Blackout, un corpus di lavori recenti incentrati sul tema dell’energia. Lavorando nello spazio delle galleria 5, il duo mette in stretta connessione il percorso espositivo e le opere, quasi a creare un ambiente “performativo”.
Attraverso il racconto di una situazione paradossale come quella di Portorico, un territorio non incorporato degli USA, gli artisti analizzano le criticità e le contraddizioni legate all’energia nella sua relazione con il potere, la ricerca, l’ambientalismo e la situazione politica globale, confermando la loro vocazione a riflettere su eventi e circostanze legate all’attualità storico-politica.
Grazie a un approccio critico e visionario, le opere di Allora & Calzadilla rileggono il presente offrendo punti di vista inediti e proponendo una nuova prospettiva sulla realtà.
Orario:
- Dal Martedì al Venerdì 11.00 – 19.00
- Sabato 11.00 – 22.00
- Domenica 11.00 – 19.00
- Giorno di chiusura Tutti i Lunedì
Prezzo: 14€
Complesso del Vittoriano – Monet il padre dell’impressionismo
Complesso del Vittoriano Piazza Venezia Roma
Chi non conosce la magia dei colori su tela di Claude Monet? Passato alla storia come il padre dell’impressionismo e divenuto nel tempo uno degli artisti più famosi ed apprezzati al mondo. La sua pittura “en plein air” sarà dunque esposta al Vittoriano in 60 capolavori provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi sino al 3 giugno 2018. L’esposizione è a cura di Marianne Mathieu, e vuole ripercorrere la strada che lo ha portato a diventare un simbolo della pittura moderna.
Dunque si parte dai primissimi lavori, le celebri caricature, per giungere alla metà dell’800 quando attraverso i paesaggi rurali e urbani, Monet comincia a delineare lo stile che lo porterà ad avere la fama che merita. Saranno così presenti i ritratti dei figli, i fiori del suo giardino, i salici piangenti, le rose e infine le monumentali ninfee.
Orari: Dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30; Venerdì e sabato 9.30 – 22.00; Domenica 9.30 – 20.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti: intero 15 euro – per ulteriori informazioni e biglietti ridotti visitare questo sito
La mela di Magritte
Palazzo delle Esposizioni – Via Milano, 13
Sino al 10 giugno Il Palazzo delle Esposizioni si tinge dei colori di Magritte.
Al Palazzo delle Esposizioni tornano per il terzo anno consecutivo un libro e una mostra-laboratorio dedicati a un grande nome dell’arte. Dopo Matisse e Degas è la volta di René Magritte, raccontato con maestria e freschezza dal segno dell’illustratore Klaas Verplanke, autore dell’albo illustrato La mela di Magritte, un progetto editoriale del MoMA, Museum of Modern Art di New York, che arriva in Italia grazie alla casa editrice Fatatrac – Edizioni del Borgo e consolida la collaborazione con i Servizi educativi del Palazzo delle Esposizioni e il suo Scaffale d’arte, biblioteca specializzata in editoria internazionale d’arte per ragazzi, che ospita più di 2000 libri d’arte e d’artista.
Ispirato ai capolavori dell’artista, l’albo invita i lettori di tutte le età a osservare il mondo che li circonda con uno sguardo libero, per apprezzare come anche gli oggetti più comuni possano assumere un’insospettata identità e rivelare qualcosa di nuovo.
Orario: domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10:00 alle 20:00 venerdì e sabato dalle 10:00 alle 22:30 – lunedì chiuso
Prezzo: intero € 12,50 Ridotto € 10,00
La Dolce Vitti
Teatro dei Dioscuri al Quirinale – Via Piacenza, 1
Il Teatro dei Dioscuri al Quirinale fino al 10 giugno 2018 ospita le vite, le svolte, lo stile, i film di Monica Vitti, l’attrice e la donna nel cuore dell’immaginario del pubblico italiano.
Un’esposizione immersiva, dai primi anni della formazione al Teatro, dal doppiaggio al Cinema, dalla musa di Antonioni alla regina della commedia, dalla televisione ai ‘suoi’ film d’autrice. Tra magnifiche fotografie provenienti da archivi pubblici e privati, installazioni audio e video, filmati d’archivio e brani autobiografici, testimonianze e proiezioni di film. Finalmente Roma torna a omaggiare Monica Vitti, la sua diva più moderna, la rivoluzionaria più dolce del nostro immaginario.
Orario: da martedì a domenica, ore 10 – 18
Klimt Experience: tuffo nelle opere dell’artista austriaco
Complesso Monumentale s. Giovanni Addolorata – Piazza di San Giovanni in Laterano 74
Klimt Experience sbarca anche a Roma, dopo i successi di pubblico e critica di Firenze, Milano e Caserta. Un’occasione imperdibile per entrare letteralmente nelle opere del grande artista austriaco. La mostra è esposta fino al 10 giugno al Complesso Monumentale San Giovanni Addolorata.
Prodotto e organizzato da Crossmedia GROUP in collaborazione con Azienda Ospedaliera San Giovanni – Addolorata, Klimt Experience ripercorre la vita, l’epoca storica, i paesaggi, le figure e le ossessioni del grande artista austriaco, attraverso una rappresentazione multimediale affascinante e totalmente immersiva.
Sarà così possibile entrare letteralmente in opere celeberrime e amatissime come Il Bacio, Giuditta, Danae, Ritratto di Adele Bloch-Bauer, L’albero della vita e vivere sulla propria pelle un mondo fatto di simboli, corpi, erotismo, sogno, mistero.
Una mostra imponente ed evocativa: sono 700 le immagini riprodotte con definizione maggiore del Full Hd dai proiettori laser del sistema Matrix X-Dimension, che si accompagnano alle accuratissime ricostruzioni 3D della Vienna dei primi del Novecento e alla straordinaria potenza della colonna sonora, diffusa da un impianto Dolby Surround di ultima generazione.
A completamento di questa eccezionale avventura, nell’area didattica introduttiva ci sono delle postazioni e dei supporti scenografici fisici per vivere un’esperienza di realtà virtuale all’interno di quattro delle opere più famose di Klimt, percependone tridimensionalmente ogni dettaglio figurativo e cromatico.
Una mostra, dunque, assolutamente da non perdere, che non mancherà di entusiasmare specialmente il pubblico più giovane, invogliandolo ad approfondire la conoscenza di uno dei più significativi artisti della secessione viennese.
Prezzo: 13€ con possibili riduzioni
I Colli di Roma nel Rinascimento
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – Sala della Fortuna
I paesaggi dei Sette Colli di Roma dipinti nell’omonima Sala al piano nobile della cinquecentesca villa di Papa Giulio sono al centro di un ciclo di otto conferenze ideato e curato da Maria Paola Guidobaldi e affidato a Filippo Coarelli, i cui studi sulla topografia della Roma antica costituiscono uno dei filoni più corposi e costanti di una produzione scientifica sterminata, alimentata dalla sua multiforme sapienza.
Le conferenze, della durata di circa un’ora e mezza, avranno luogo a partire fino al 12 giugno 2018, secondo il calendario di seguito riportato.
La partecipazione alla conferenza è inclusa nel costo del biglietto d’ingresso al museo, con le riduzioni e le gratuità previste per legge. L’ingresso è gratuito per i titolari dell’abbonamento, che può essere sottoscritto anche al momento del primo ingresso e che offre molte altre opportunità.
È obbligatoria la prenotazione, entro le ore 12.00 del giorno della conferenza: mn-etru.comunicazione@beniculturali.it
Orario: 17.30
Calendario delle conferenze
martedì 8 maggio 2018 L’Aventino
martedì 15 maggio 2018 Il Campidoglio
martedì 22 maggio 2018 Il Celio
martedì 29 maggio 2018 Il Palatino
martedì 5 giugno 2018 Il Quirinale
martedì 12 giugno 2018 Il Viminale
Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato
Centrale Montemartini – Via Ostiense, 106, Roma
Fino al 30 giugno 2018 è esposta, presso la Centrale Montemartini, la mostra che vuole far parlare le due grandi civiltà del passato protagoniste del mediterraneo: gli Etruschi e gli Egizi.
La mostra offre l’opportunità di mettere a confronto le due antiche culture traendo spunto dai preziosi oggetti egizi, databili tra l’VIII e il III secolo a.C. rinvenuti nelle recentissime campagne di scavo condotte a Vulci, importante città dell’Etruria meridionale.
Alle inedite scoperte di Vulci, si aggiungono i preziosi reperti egizi della Collezione Berman e le opere in prestito dalla Sezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Tutti raccontano degli scambi commerciali ma, soprattutto, del dialogo culturale tra civiltà che condivisero ideali di regalità, simboli di potere e pratiche religiose.
Un confronto che vuole anche rappresentare un’occasione di riflessione sul valore del dialogo tra le culture, relazione che è stata da sempre fonte di progresso per i popoli.
Orari: Martedì-domenica 9.00-19.00
La biglietteria chiude mezz’ora prima
Prezzi: Ingresso gratuito per i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana nella prima domenica di ogni mese
Ingresso museo + mostra:
Intero € 11,00
Ridotto € 10,00
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza):
Intero € 10,00
Ridotto € 9,00
Van Gogh al Museo del Barbiere
Museo del Barbiere – Via Mario de’ Fiori, 114
Sino al 30 giugno verranno esposte al Museo del Barbiere le opere di Alexia Molino, finestre aperte sul mondo onirico. L’artista abbandona gli stereotipi e lascia i protagonisti di storie note liberi d agire al di fuori degli schemi conosciuti.
Nella composizione dei lavori di Alexia i sogni si fanno più concreti e la realtà sembra trasfigurarsi finché i due elementi trovano quell’equilibrio che così bene caratterizza le sue opere.
Il titolo della mostra è scaturito nell’artista grazie alla scoperta di un luogo sospeso nel tempo, proprio come i suoi quadri, ovvero il Museo del Barbiere situato nel cuore di Roma in Via Mario de’ Fiori, 114 – Zona Piazza di Spagna.
Ingresso gratuito.
The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains Roma 2018
MACRO, via Nizza
Sino al 1 luglio 2018 al MACRO si terrà una delle mostre più attese del 2018: The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains in mostra dopo l’esposizione nel Victoria and Albert Museum di Londra.
Si tratta di un viaggio multisensoriale e teatrale nello straordinario mondo dei Pink Floyd. In una sequenza di suoni, immagini e spettacoli, la mostra ripercorre la musica, la grafica epocale e gli allestimenti dei concerti, dalla scena psichedelica underground della Londra anni ’60 a oggi, illustrando l’uso rivoluzionario di effetti speciali, la sperimentazione sonora, l’immaginario potente e la critica sociale che caratterizzano questa straordinaria band.
La mostra è la prima collaborazione da decenni dei membri superstiti dei Pink Floyd ed è promossa da Michael Cohl e dagli Concert Productions International B.V.
I Pink Floyd sono universalmente riconosciuti come uno dei gruppi più innovativi della storia della musica, ecco dunque il motivo della mostra: rendere omaggio ai 50 anni di carriera del leggendario gruppo rock cercando anche di dare una visione inedita ed esclusiva al loro mondo.
Orari: Lunedì – Venerdì: ore 9-19 – Sabato ore 10-14 – Domenica chiuso
WunderMoRE è la mostra in scena al MAXXI
MAXXI – Via Guido Reni, 7
La mostra ripropone l’archivio di progetti non realizzati di MoRE a Museum of refused and unrealised art projects, una piattaforma digitale che raccoglie, conserva ed espone su internet progetti non realizzati di artisti del XX e XXI secolo.
È il primo appuntamento nel 2018 di THE INDEPENDENT – il programma del MAXXI dedicato alle realtà indipendenti. WunderMoRE, con il suo allestimento a cura di Ilaria Bignotti, Elisabetta Modena, Valentina Rossi e Marco Scotti, vuole parlarci della meraviglia, da considerare come insieme di mirabilia, naturalia et artificialia, oggetti delle Wunderkammer, prime forme di esposizione del collezionismo.
La mostra WunderMoRE sarà in scena al MAXXI di Roma fino all’8 luglio 2018.
Orario: dal martedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 19, il sabato dalle ore 11 alle ore 22, la domenica dalle ore 11 alle
ore 19. Chiuso il lunedì e il primo maggio.
Le mostre permanenti
L’ara come era
Museo dell’Ara Pacis – Lungotevere in Augusta
Fino al 30 settembre 2019 al Musei dell’Ara Pacis si terrà L’ara come era: il primo intervento sistematico di valorizzazione in realtà aumentata e virtuale di uno dei più importanti capolavori dell’arte romana, costruito tra il 13 e il 9 a.C. per celebrare la Pace instaurata da Augusto sui territori dell’impero: l’Ara Pacis.
L’innovativa esperienza di Augmented Reality (Realtà Aumentata) permetterà la fusione di elementi virtuali ed elementi reali direttamente nel campo visivo dei visitatori. Il visitatore è quindi invitato a svolgere una serie di gesti e azioni che coinvolgeranno più canali percettivi: osservando da varie angolazioni i plastici e i modellini, la scena si popola di personaggi, suoni e voci come in uno spaccato dell’epoca, mentre i calchi raffiguranti la famiglia imperiale prenderanno vita e si racconteranno in prima persona.
La Bellezza Svelata dai laboratori di restauro di Acquapendente e Viterbo
Museo della Città – civico e diocesano di Acquapendente, via Roma, 85.
Fino al 30 settembre 2018 verranno esposti al Palazzo Vescovile di Acquapendente i primi otto reperti recuperati dal laboratorio di restauro per il territorio della Regione Lazio guidato da Paola Sannucci (anche direttore tecnico dei laboratori di restauro di Palazzo Barberini e Palazzo Corsini di Roma) e dal neonato laboratorio interno al museo, specializzato nel restauro ligneo e coordinato da Roberta Sugaroni.
L’esposizione vuole riportare alla luce opere di grande valore e straordinaria bellezza, ma investendo anche in tecniche diagnostiche e dispensando consigli utili ad una maggiore comprensione di tutte le fasi del recupero del manufatto stesso. Grazie a questi nuovi dati è stato possibile rivedere le attribuzioni, la datazione e il contesto storico di tutte le opere che saranno esposte. Tutte queste opere, precedentemente collocate nei depositi, saranno, a partire da questa mostra, parte integrante del percorso del museo, completamente rivoluzionato per l’occasione.
Orario: 10-13; 15-19
Prezzo: 3€
Eventi passati
Premio Arts in Rome – Mostra dei Finalisti e Premiazione
Sala Consiliare Municipio I Roma Capitale Via della Greca, Roma
L’associazione Culturale Arts in Rome ha indetto un concorso a premio per artisti conclusosi in data 14 Aprile, con lo scopo di promuovere e valorizzare l’Arte Figurativa Contemporanea. Il concorso prevede la pre-selezione di 10 opere finaliste, di cui le migliori 3 che rispettano i criteri del Art.2 si aggiudicano i premi. Oltre ai PREMI sotto indicati verrà organizzata la Mostra dei finalisti presso la Sala Consiliare del Primo Municipio di Roma Capitale e con il Patrocinio dello stesso dal Venerdì 11 Maggio a Giovedì 17 Maggio in via della Greca 5, Piano Terra.
Con la partecipazione dell’Artista Vicente Romero Redondo che consegnerà a brevi mano la sua Stampa Firmata ed Autografata come da Elenco Premi indicato nel Bando.
La partecipazione è gratuita ed aperta al pubblico.
Con il Patrocinio del Municipio I Centro di Roma Capitale
Outdoor Festival 2018
Ex Mattatoio Testaccio – Ingresso Lungotevere Testaccio
“Heritage”, il Patrimonio, è il tema centrale di outdoor festival 2018 che animerà il Mattatoio Testaccio fino al 12 maggio.
La cultura popolare di oggi, tra influenze internazionali, mass media e social network, sarà al centro di un’indagine che metterà in risalto il singolo e le proprie scelte. Per questo il festival propone un’offerta eterogenea che si articola in varie sezioni: Arte, Musica, Televisione, alle quali si aggiungono le aree dedicate alle Conferenze e al Mercato dei makers contemporanei.
Nell’anno europeo dedicato al Patrimonio Culturale, outdoor e le sue tante discipline artistiche in programma indagheranno il tema ponendo interrogativi a tutti voi che sarete parte di questo grande evento: cosa rappresenta il patrimonio oggi? Quali culture sono oggi considerate come patrimonio nella nostra società? Quale patrimonio stiamo costruendo e quale trasmetteremo alle future generazioni?
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale dell’evento
Magnum Manifesto: proseguono gli incontri
Museo dell’Ara Pacis – Lungotevere in Augusta
Sarà esposta fino al 3 giugno 2018 la mostra che vuole celebrare il settantesimo anniversario della più grande agenzia fotogiornalistica del mondo, Magnum Photos, creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour nell’aprile del 1947.
Prosegue il viaggio di Storie di immagini, immagini di storie, il ciclo di incontri culturali realizzato da Contrasto con Leica Camera Italia.
La mostra Magnum Manifesto, esposta al Museo dell’Ara Pacis di Roma è dedicata alla più grande agenzia fotogiornalistica del mondo, la Magnum Photos, creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour nel 1947. Da quel giorno, la Magnum è diventata un riferimento nel tempo sempre più importante per la documentazione e per il fotogiornalismo.
I suoi autori hanno documentato guerre, testimoniato le tensioni sociali, interpretato il nostro tempo, ritratto tanto le persone comuni quanto i grandi della terra, preconizzato i nuovi drammi del futuro. Alessandra Mauro spiegherà come è stata pensata, organizzata e realizzata questa mostra, e il libro che l’accompagna, che getta uno sguardo nuovo e approfondito sulla storia e sull’archivio dell’Agenzia, e racconterà in che modo e per quale motivo Magnum sia diventata diversa, unica e leggendaria.
Il curatore, Clément Chéroux – direttore della fotografia al MoMA di San Francisco e già curatore della grande retrospettiva dedicata a Cartier-Bresson realizzata dal Centre Pompidou e ospitata a Roma proprio al Museo dell’Ara Pacis – ha selezionato una serie di documenti rari e inediti, immagini di grande valore storico e nuove realizzazioni, per illustrare come Magnum Photos debba la sua eccellenza alla capacità dei fotografi di fondere arte e giornalismo, creazione personale e testimonianza del reale, verificando come il “fattore Magnum” continui a esistere e a rinnovare continuamente il proprio stile.
Prossimi eventi in programma:
Respirano i muri – Incontro con Massimo Siragusa
4 maggio, ore 19.30 – Leica Store di Roma
Respirano i muri, ultimo titolo della collana In Parole firmato da Massimo Siragusa e Paolo Di Stefano, racconta con parole e immagini come le case che vengono arredate, vissute, curate e a volte abbandonate, assorbono gli odori, gli umori, i sentimenti, le vite di chi le abita e contemporaneamente le influenzano, diventando parte fondamentale della memoria più intima di un uomo. Le fotografie di Massimo Siragusa esplorano e rendono reali le emozioni trattenute dalle mura domestiche, e mostrano luoghi straripanti di oggetti che restituiscono storie intime di persone assenti. Durante l’incontro Massimo Siragusa parlerà di come, con le sue fotografie, ha spesso cercato di indagare le caratteristiche di un rapporto complicato e intimo legato alla casa.
Five rooms tra sogno e architteture
dMake Art – Via Giovanni Lanza, 174
Da venerdì 6 Aprile fino a sabato 5 Maggio la galleria dMake|Art ospita la mostra Five rooms – tra sogno e architetture – L’universo architettonico di Emmanuele Lo Giudice. Disegni e collage di Emmanuele Lo Giudice.
“Ogni volta che varchiamo la soglia di una casa scopriamo qualcosa di chi la abita”. In questa mostra Emmanuele Lo Giudice – architetto, artista e designer – apre cinque stanze del suo universo onirico. Si attraversa un unico percorso in cui architetture “eccezionali”, realtà, emozioni, dubbi e certezze sono descritte attraverso un linguaggio artistico personale fatto di colori accesi, collage. Si incontrano figure mitologiche, mostri, architetture e paesaggi che prendono vita con un gesto ora tenue ora folle, preciso e ricco di dettagli o evanescente quasi privo di contorni, come a voler distendere tutte le pieghe di una realtà, da quella più intima a quella sociale che inevitabilmente si intrecciano grazie ad un unico filo conduttore: il sogno!
Emmanuele Lo Giudice, attraverso le sue opere, racconta un lungo percorso di ricerca che viene diviso idealmente in stanze prive di pareti, sovraffollate di personaggi e di luoghi immaginari. Scrigni destinati a conservare e a proteggere visioni multiple e interpretazioni della realtà contemporanea.
Arte Moderna in Brasile
Galleria Candido Portinari e Biblioteca Tullio Ascarelli di Palazzo Pamphilj a Roma
Per la prima volta in Italia, l’Ambasciata del Brasile a Roma presenta una mostra che andrà in scena fino al 5 maggio 2018, con una selezione di 70 opere tra pitture e scritture realizzate da grandi artisti brasiliani dal 1920 al 1960. L’esposizione è a cura di Regina Teixeira de Barros.
Il percorso espositivo inizia dagli anni eroici del Modernismo brasiliano: molti di artisti appartenenti a questo periodo si ispirarono alle avanguardie storiche incontrate a Parigi. In seguito continuarono le sperimentazioni, con la comparsa di “artisti-insegnanti” come Ernesto de Fiori, Alberto da Veiga Guignard e Alfredo Volpi.
Non mancano pittori appartenenti al gruppo Ruptura di San Paolo e artisti dei gruppi Frente e Neoconcreto, entrambi di Rio de Janeiro, così come artisti che, in realtà, non appartengono ad alcun gruppo, ma hanno sempre utilizzato un linguaggio astratto-geometrico per esprimere la loro arte.
Orario: dal martedì al sabato dalle ore 10 alle ore 18. Chiuso i festivi.
I Papi di Napoleone in mostra al Museo Napoleonico
Museo Napoleonico – Piazza di Ponte Umberto I, Roma
Sino al 6 maggio saranno esposti due dipinti di Giovanni Gasparro raffiguranti Pio VI e Pio VII accanto a opere di fine ’700 inizio ’800 che illustrano i momenti salienti dei due pontificati
Giovanni Gasparro. I Papi di Napoleone è un’esposizione incentrata su due dipinti del giovane artista pugliese raffiguranti i pontefici regnanti durante l’età di Napoleone: Pio VI Braschi e Pio VII Chiaramonti.
Insieme ai due dipinti saranno esposti anche alcuni bozzetti, utili per comprendere il processo creativo dell’artista. A corredo dell’esposizione, il Museo Napoleonico presenterà un selezionato nucleo di opere grafiche generalmente conservate nei depositi, attraverso le quali saranno illustrati aspetti e momenti differenti dei pontificati di Pio VI e Pio VII, entrambi caratterizzati da lunghi periodi d’esilio.
Cesare Tacchi: una retrospettiva
Palazzo delle Esposizioni
Fino al 6 maggio 2018 si terrà al Palazzo delle Esposizioni una mostra monografica, di studio e di valorizzazione, che ripercorrerà, attraverso le vicende di un artista, le tensioni intellettuali di oltre mezzo secolo.
Al centro del racconto ci saranno dunque le opere di Cesare Tacchi (1940-2014) al quale la città di Roma rende omaggio a poco più di tre anni dalla sua scomparsa.
Ritratto dalla critica nel 1959 come “un giovane solitario silenzioso e castigato”, Tacchi, sebbene fu tra i protagonisti di alcune significative compagini di artisti, non mutò con gli anni il suo temperamento. Fu proprio questo, forse, che gli permise di stanare le contraddizioni di alcuni aspetti cruciali della cultura visiva contemporanea e di intraprendere nuove e imbattute strade.
Più di cento opere, ordinate cronologicamente, restituiranno la sua intera biografia artistica. La mostra è a cura di Daniela Lancioni e Ilaria Bernardi ed è realizzata in collaborazione con l’Archivio Cesare Tacchi.
Il ’68 di carta
Casa della Memoria e della Storia
A cinquant’anni dal 1968 i documenti dell’Archivio dell’Irsifar “Memoria di carta” ci restituiscono le speranze, gli ideali e i linguaggi di quella stagione che segnò un passaggio importante nella storia del nostro paese. In essa le agitazioni degli studenti contro una scuola inadeguata e per una società più giusta rappresentarono solo l’inizio di una mobilitazione generale che nel giro di pochi mesi coinvolse altri soggetti e altre realtà, dal mondo cattolico agli operai.
Il ’68 di carta, alla Casa della Memoria e della Storia sino all’8 maggio 2018, racconta quell’anno attraverso volantini, opuscoli, ritagli di giornale, fotografie, disegni, appunti: è uno sguardo parziale e frammentario, ma anche capace di riproporci con forza l’affastellarsi degli eventi e la vitalità delle idee che si andavano formando e perfezionando nel corso di pochi mesi, se non di pochi giorni.
Questa prospettiva è integrata da rimandi alla cultura diffusa di allora e ai processi sociali ed economici che avevano contribuito a creare le condizioni perché il Sessantotto avvenisse. Così, ad esempio, prima ancora delle ideologie ebbe molta influenza l’esperienza di don Lorenzo Milani con la sua critica all’istruzione in Italia: la Lettera a un professoressa divenne testo di riferimento per quelle lotte e per quella presa di coscienza.
Francesco Arena al Maxxi per ricordare Aldo Moro
MAXXI – Via Guido Reni, 7
In occasione del quarantennale della strage di via Fani, il MAXXI – Museo Nazionale della Arti del XXI secolo rende onore alla memoria di Aldo Moro, attraverso l’arte di Francesco Arena. In scena fino al 9 maggio sarà esposta l’opera 3,24 mq, che riproduce in dimensioni reali lo spazio nel quale il politico italiano rimase prigioniero per 55 giorni. Le date scelte per l’esposizione non sono un caso: il 16 marzo è il giorno del rapimento di Aldo Moro. Il 9 maggio il giorno del ritrovamento del suo corpo. L’opera sarà esposta nella galleria che ospita la collezione permanente e che prevede l’ingresso libero dal martedì al venerdì.
Nei 55 giorni di esposizione si terranno anche incontri con giornalisti, scrittori, studiosi, storici, per non dimenticare. L’opera “3.24 mq” di Francesco Arena è un comodato della Nomas Foundation.
Il MAXXI di Roma è aperto il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì e la domenica dalle ore 11 alle ore
19, il sabato dalle ore 11 alle ore 22. Chiuso il lunedì.
Ingresso libero
Home Beirut Sounding the Neighbors
MAXXI – Via Guido Reni, 4, Roma
Fino al 20 maggio 2018 è esposta la mostra dedicata a Beirut, città simbolo della diversità culturale e della memoria della guerra. Negli ultimi dieci anni Beirut è diventata esempio di profonda trasformazione urbana e speranza nel futuro.
La storia stessa della città riflette e interagisce con gli eventi vitali, conflittuali e complessi che accadono nelle zone vicine e lontane. Beirut, caratterizzata da forti diversità culturali, economiche e politiche, è costantemente in trasformazione, in un confronto stringente con il mondo globalizzato. Ma è una città segnata anche da una sorta di ossessione: come affrontare l’idea di appartenenza, come rendere questo luogo, dove ogni singolo ha un diverso senso di identità, una “casa” per tutti? Da qui il titolo della mostra, Home Beirut Sounding the Neighbors.
Orario: 11.00 – 19.00 dal martedì alla domenica. 11.00 – 22.00 sabato. Chiuso il lunedì
TERRY O’NEILL. Icons
Complesso del Vittoriano
Dopo il grande successo di pubblico e critica della mostra I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica, al Vittoriano di Roma, continua la stagione espositiva di Arthemisia dedicata ai più importanti fotografi del panorama mondiale. Fino al 20 maggio 2018 ritratti iconici raccontano un’epoca attraverso i volti dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport: le sale del Complesso del Vittoriano accolgono un’eccezionale retrospettiva dedicata al grande fotografo britannico Terry O’Neill.
Vivendo tra i miti dello spettacolo e avendo con loro un rapporto di grande vicinanza e complicità, nei suoi cinquant’anni di carriera
O’Neill realizza alcuni dei ritratti più autentici: da Frank Sinatra (fotografato nell’arco di trent’anni) a Elvis Presley, da Elton John a Bono Vox, da Elizabeth Taylor a Audrey Hepburn, da Brigitte Bardot a Ava Gadner fino a Marlene Dietrich.Tra gli OLTRE 50 SCATTI LEGGENDARI che hanno catturato momenti crucialidella storia dei più grandi personaggi, una sezione è interamente dedicata a una delle più poliedriche figure dello star system mondiale, icona dandy di stile che ha fortemente influenzato la percezione dell’arte e il mondo della moda di questo ultimo secolo: David Bowie.
Prodotta e organizzata da ARTHEMISIA e curata da Cristina Carillo De Albatroz, la mostra Terry O’Neill. The Icons offre una testimonianza di come il culto della celebrità, leitmotiv degli anni’60 – ’70, abbia notevolmente influenzato il lavoro degli artisti dell’epoca.
Orario:
- dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30
- venerdì e sabato 9.30 – 22.00
- domenica 9.30 – 20.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Prezzo:
- Intero € 8,00
- Ridotto € 6,00
1943 – 2018 Memoria e Spazio Pubblico
Casa della Memoria e della Storia 11 – 16 maggio 2018
Dall’11 al 16 maggio presso la Casa della Memoria e della Storia saranno presentati 12 progetti per ricordare il bombardamento di San Lorenzo
A cura di Cecilia Cecchini e Maurizio Di Puolo e realizzati dagli studenti, i dodici progetti in mostra disegnano una modalità nuova di lettura di quei luoghi restituendone la Storia.
DUNIT DUNIT. Con queste due parole del messaggio di massima segretezza N°AIR 8/437 URGENT venne autorizzato dal Comando Alleato il
bombardamento sulla città di Roma nella giornata di lunedì 19 Luglio 1943. Cinquecentonovantuno bombardieri sganciarono mille tonnellate di esplosivo ad alto potenziale sul quartiere di San Lorenzo, sul Prenestino, sull’area del cimitero del Verano, sulla Città Universitaria e zone limitrofe. Il 13 Agosto un secondo bombardamento continuò l’opera di devastazione. I morti furono circa 3000, moltissimi i feriti.
Oggi San Lorenzo è uno dei quartieri più vivaci della “movida” animata dai giovani. A 75 anni di distanza le conseguenze dei bombardamenti, ancora in parte visibili, sono segni evidenti per chi conosce o ha vissuto quei tragici accadimenti, ma illeggibili per chi frequenti le sue strade e i suoi locali senza conoscerne la Storia.
L’esposizione ha come obiettivo tenere vivo il ricordo di questi tragici avvenimenti, grazie alla sperimentazione di nuove modalità di
comunicazione. La mostra raccoglie il lavoro di ricerca e progettazione realizzato dagli studenti dell’Atelier di Exhibit Design, tenuto dai professori Cecilia Cecchini e Maurizio Di Puolo nell’ambito della Laurea Magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale della Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma.
Nei progetti presentati, i molti palazzi dall’inspiegabile profilo mutilato, sedi oggi di affollati ristoranti e pub, acquistano un nuovo senso; la realizzazione di piccole architetture del ricordo, la mappatura interattiva degli edifici distrutti accessibile con up dedicate, l’inserimento di postazioni multimediali che forniscono informazioni mirate, le testimonianze dei sopravvissuti raccolte in appositi siti web, danno nel loro insieme una modalità nuova di lettura di quei luoghi restituendone la Storia.
Ofelia e le altre: mostra personale di Valeria Fraticelli
Emy Foto Via Costanzo Casana 260
La mostra personale di Valeria Fraticelli si terrà dal 3 al 5 maggio ed è fatta di acquerelli dove sono protagoniste assolute giovani donne immerse nella natura e con essa confuse richiama da vicino, per i soggetti scelti, l’arte figurativa romantica e quella preraffaellita, rinnovandola con colori spesso accesi e con una sensibilità tutta moderna.
Le figure,spesso di profilo, rimangono inattingibili e talvolta inaccessibili, capaci di custodire, più che loro segreto, un vero e proprio mistero. All’interno della mostra, venerdì 4 maggio alle 18, verrà presentato il libro di Simone Consorti “Otello ti presento Ofelia”, illustrato dalla pittrice.
Inaugurazione giovedì 3 maggio alle 16.30. Ingresso gratuito
Orario: 16:30-20:00
La nuova mostra fotografica sui bambini di Scampia
Sala Convegni della Città dell’Altra Economia, in Largo Dino Frisullo a Testaccio
Scatti che catturano un’infanzia violata, senza giochi, senza scuola, senza sogni, senza neppure il diritto di avere paura, perché i bambini della camorra non devono avere paura. Questi i volti raffigurati nella mostra fotografica di Davide Cerullo, esposta fino al 1 maggio presso la Sala Convegni della Città dell’Altra Economia, in Largo Dino Frisullo a Testaccio nell’ambito delle manifestazioni Città dell’Altra Editoria e Fermenti in Festa. Davide ci racconterà la storia e le storie della mostra nell’incontro che si terrà nella Sala Convegni della Città del’Altra Economia sabato 28 aprile alle 19:15, nel corso del quale presenterà anche il suo libro Diario di un buono a nulla, SEF editrice. In queste foto lo spazio – di cui quello fisico, fissato dall’obiettivo, è solo una metafora – è stracciato, rotto e spalancato dalla forza dirompente degli occhi di questi bambini che non rinunciano a guardare fuori, lontano, oltre un quartiere dannato, verso il futuro. Davide è stato uno di loro.