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Collapse e Il Revisore, una versione: teatro a Roma

teatro a roma
Gala di Jérôme Bel

Lo #spiegoneteatri di Roma Weekend vi segnala il meglio della programmazione teatrale a Roma: nel corso della stagione saranno molti gli spettacoli da non perdere. Ecco gli eventi della settimana che va dal 10 al 16 settembre.

— Gala

Teatro Argentina, 9 e 10 settembre

La danza torna protagonista sul palcoscenico del Teatro Argentina il 9 e il 10 settembre (ore 20) con il debutto in prima nazionale della nuova opera del coreografo francese Jérôme Bel che crea GALA con 20 danzatori e non professionisti selezionati a Roma, nell’ambito di G R A N D I  P I A N U R E, vetrina sulla coreografia dedicata agli spazi sconfinati della danza contemporanea, a cura di Michele Di Stefano.  Gala offre un approccio diverso alla danza attraverso un invito alla cittadinanza a costruire insieme al coreografo un meccanismo spettacolare che rifletta sui sistemi di comunicazione e sugli archetipi della convenzione rappresentativa, una co-realizzazione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Grandi Pianure e Short Theatre, in collaborazione con Institut français Italia nell’ambito della Francia In Scena e con il sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati.

Dopo Disabled Theater, in cui protagonisti erano i disabili mentali e Cour d’honneur con semplici spettatori, il coreografo offre la scena a coloro che ne sono generalmente esclusi, ossia un gruppo di amatori restituiti al loro dilettantismo, in un’appassionata pratica artistica. La sfida di Jérôme Bel contro l’esclusione dallo spettacolo prende in questo caso la forma di un “gala”, di una celebrazione collettiva non professionale che vuole minare l’autorità del “danzare bene” a vantaggio del puro piacere di esibirsi. Di questi corpi inesperti, Gala esplora la plasticità fisica e la duttilità intellettuale, mobilitando il loro desiderio di esprimersi e la loro capacità di incarnare una conoscenza coreografica. Venuti con i loro abiti da festa, i danzatori si appropriano di quel luogo di potere che è la scena e ne sfidano in qualche modo l’autorità.

Indirizzo: Largo di Torre Argentina

Orario: ore 20

Ingresso: intero 20 euro _ ridotto 15 euro

— Collapse

Teatro Vascello, 12, 13 e 14 settembre

Debutta in prima assoluta, al Teatro Vascello il 12, 13 e 14 settembre ore 21, COLLAPSE, un progetto speciale prodotto da Associazione  Spellbound, con la direzione e coreografia di Francesco Sgrò.

L’indagine dell’autore sulla relazione tra movimento, coreografia e giocoleria è incorniciata dalle  suggestioni sonore date dalla musica dal vivo eseguita da Pino Basile, già storico collaboratore di Sgrò assieme al quale ha firmato precedenti creazioni di successo.

Collapse è una ricerca sulla condivisione. 1 tecnico, 1 musicista, 3 giocolieri. Ogni persona ed ogni oggetto sono la sintesi di una relazione, Collapse se ne serve per mostrarci la loro complessità.

Il movimento e la giocoleria attraversano lo spettacolo mostrandoci un mondo in movimento che si costruisce all’improvviso e scompare un secondo dopo. Niente è stabile in Collapse, per questo lo spettacolo si appoggia sul disequilibrio di persone e cose per costruire la propria esistenza. Ed è cosi che il collasso fisico e strutturale diventa un punto di partenza, non qualcosa di cui avere paura ma semplicemente un punto nello spazio e nel tempo da cui ripartire.

Indirizzo: Teatro Vascello, via Giacinto Carini 78

Orario: ore 21

Ingresso: 20 euro

— L’Asino D’oro

Teatro Lo Spazio, 14 e 15 settembre

Il giovane Lucio, apprendista mago viene prima trasformato per errore in asino e poi, attraverso una serie di peripezie, incontri e racconti, finalmente restituito alla natura umana grazie all’intervento della dea Iside.

Ma prima di giungere alla liberazione, una curiosità irresistibile condurrà Lucio attraverso infinite avventure in un florilegio di incontri con maghi, briganti, dee ed animali fantastici.

Nel mezzo del viaggio il nostro eroe si imbatterà nel racconto di Amore&Psìche, che riproduce in versione di favola esoterica l’intera vicenda e ne svela allo spettatore il carattere iniziatico.

L’appassionante avventura on the road si rivela quindi allegoria del percorso spirituale dell’uomo, da bestia ad angelo.

Una versione corale e musicale delle Metamorfosi di Apuleio.

Pensato per tutte le location, dai teatri al chiuso ai teatri greci, le ville rinascimentali, archeologia industriale, giardini all’italiana, ecc – lo spettacolo accompagna il pubblico dentro e fuori gli edifici e gli spazi, attraverso le avventure picaresche dell’asino Lucio.

I sei attori guidano il pubblico nello spazio in un percorso ideato appositamente per ogni specifica location, per concludersi infine un unico luogo dove la storia dell’asino si dipanerà per il gran finale.

Un’operazione di contaminazione culturale pensata per riscoprire un classico attraverso un’ambientazione inedita e contemporaneamente per valorizzare il luogo in cui essa viene rappresentata.

Indirizzo: via Locri 42

Orario: ore 21

— Il Revisore, una versione

Teatro Argentina, 14 e 15 settembre

“Sta arrivando da noi un revisore!”: una delle battute più celebri, tra quelle che risuonano su tutti i palcoscenici del mondo appartiene al grande commediografo Nikolaj Gogol’.

La prima rappresentazione del Revisore ebbe luogo a San Pietroburgo nel 1836, nel famoso Teatro Aleksandrinskij. Gogol’ visse a Roma in tre periodi della sua vita e frequentava gli ambienti letterari dell’epoca, tra cui il salotto della principessa Volkonskaja e il classico ritrovo al Caffè Greco. Ripeteva spesso e con enfasi: “…quando ho visto Roma mi sembrava che io avessi visto la mia patria, la patria della mia anima…! Dove ha vissuto il mio cuore ancora prima di me, prima che io nascessi.”
Gogol’ parlava perfettamente l’italiano e durante i suoi soggiorni rielaborò i suoi capolavori Taras Bulba e Ritratto e nel 1841 scrisse la versione definitiva del Revisore. Grottesca e satirica, il Revisore è una graffiante denuncia della corruzione pubblica. In una remota città dell’Impero Russo arriva da San Pietroburgo, la capitale, un ‘ignoto personaggio’ che assurge a protagonista di un giallo (ma forse dovremmo parlare di ‘commedia dell’arte’ russa). L’adattamento della pièce, che il regista Robert Sturua ha intitolato Il revisore. Una versione, appare come una grandiosa sintesi artistica di generi diversi.

Gogol’ definì il ‘riso’ come l’unico personaggio ammodo della commedia. L’interprete del ruolo principale, Aleksandr Kaljagin, ritiene che il motore della pièce sia il ‘terrore’.
Autori e attori dello spettacolo trasmettono al pubblico un sentimento universale nel nostro tempo riassumibile nella formula: “fa tanto ridere da mettere paura!”. Ecco dunque che, a Roma, arriva Il revisore: quali enigmi affronterà nella Città eterna?

Indirizzo: Largo di Torre Argentina

Orario: 14 settembre ore 21 -15 settembre ore 19

Ingresso: platea 25 euro – ridotto 20 euro; palchi 15 euro – ridotto 10 euro

— #Minaret

Teatro Argentina, 29 e 30 settembre

“Tutto si muove, cambia e si sposta attorno a noi – racconta Omar Rajeh – e possiamo sentire il tumulto creato dai conflitti non solo umani e sociali, ma anche religiosi e politici. Siamo testimoni di un malato plauso dell’estremismo, oscurantismo e fanatismo.

Può una città morire? E con essa i suoi valori, la sua storia e la sua cultura? Per quasi mille anni il minareto della Grande Moschea di Aleppo si ergeva sulla sommità della città più grande di tutta la Siria. Questo ritratto monumentale di un’intera cultura, della società, della sua storia e religione ora giace in rovina».

Il coreografo e danzatore libanese Omar Rajeh, fondatore della compagnia Maqamat Dance (Beirut, 2002) con #minaret dà vita a un atto di resistenza contro la demolizione di una delle città più antiche del mondo attraverso una coreografia per droni, danzatori e musicisti.

Un incontro tra coreografia, arti visive e musica eseguita dal vivo e ispirata all’eredità sonora di Aleppo. Un’unione in grado di trasportarci nel cuore della città e di farci riflettere sul nostro ruolo e sulla nostra posizione rispetto a questo terribile atto di distruzione.

Cosa c’è al centro di mondi differenti e, solo in apparenza, lontani? Per la trentatreesima edizione di Romaeuropa Festival al centro ci sono le storie, tutte le visioni e suoni dei suoi 300 artisti ospiti. Al centro c’è la danza, il teatro, l’arte visiva analogica e digitale, la performance e lo spettacolo dal vivo, come strumenti e mezzi in grado di mettere in comunicazione idee e realtà agli antipodi.

Dal 19 settembre al 25 novembre quattro continenti convergono tutti al centro della città eterna, trasformando Roma nel cuore dello scambio tra mondi, tra diversità culturali e geografiche, che si amalgamano in una sola, grande narrazione, che noi chiamiamo Romaeuropa Festival 2018.

Indirizzo: Largo di Torre Argentina

Ingresso: biglietti da 11 a 30 euro

Orario: sabato ore 18; domenica ore 17

— Short Theatre Festival

dal 5 al 15 settembre

Con 6 prime assolute, 9 prime nazionali, 2 produzioni originali, 4 co-produzioni, 2 progetti in residenza, 9 laboratori e 2 progetti site-specific, torna a Roma dal 5 al 15 settembre 2018 Short Theatre, uno dei più importanti appuntamenti sul piano internazionale con le performing arts e la creazione contemporanea, giunto alla sua 13esima edizione.

In 10 giorni, fra La Pelanda, il Teatro Argentina, il Teatro India, le Biblioteche di Roma e alcuni spazi urbani, le creazioni di 55 fra artisti, gruppi e compagnie nazionali e internazionali con oltre 250 artisti presenti per un totale di 120 appuntamenti e uno spazio, decisamente ampio, dedicato alla formazione.

Un programma multidisciplinare che spazia dal teatro alla danza, dalla performance alle installazioni audio-video, dai concerti ai dj set. “Provocare Realtà” è il titolo di questa edizione che esprime la rinnovata volontà del festival di accogliere al suo interno percorsi artistici che sappiano interrogare il reale e il suo racconto.

Modificare la realtà attraverso la scena, riscrivere la narrazione del futuro, rivedere la relazione con gli spazi urbani, riflettere sul corpo e sulle sue implicazioni politiche e sociali sono le traiettorie principali attraverso le quali si può provare a rispondere a queste domande.

Fra gli appuntamenti principali di questa edizione, l’anteprima il 5 settembre al Teatro India con Tiago Rodrigues che presenterà in prima assoluta l’esito finale dell’École des maitres 2018 e, nei 2 giorni successivi, 6 e 7 settembre alla Pelanda in prima nazionale, Antonio e Cleopatra, spettacolo che ha segnato l’edizione 2016 del Festival d’Avignone.

Attore, regista, produttore e direttore del Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona, Rodrigues mette in scena una riflessione su amore e politica fra Shakespeare e ricordi del colossal hollywoodiano di Joseph L. Mankiewicz con Liz Taylor e Richard Burton.

Indirizzo: La Pelanda | Teatro India | Teatro Argentina | Biblioteche di Roma

Orario: ore 21

Info ticket https://www.shorttheatre.org/ticket/

— Silvano Toti Globe Theatre

Largo Aqua Felix, fino al 14 ottobre

Programma 2018

  • dal 27 giugno al 15 luglio, ore 21.15, Molto rumore per nulla (regia Loredana Scaramella)
  • dal 20 luglio al 5 agosto, ore 21.15, Otello (regia Marco Cariniti)
  • dall’8 al 26 agosto, ore 21.15, Sogno di una notte di mezza estate (regia Riccardo Cavallo)
  • dal 31 agosto al 16 settembre, ore 21.00, La bisbetica domata (regia Loredana Scaramella)
  • dal 21 settembre al 7 ottobre, ore 21.00, La Tempesta (regia Daniele Salvo)
  • dal 10 al 14 ottobre, ore 20.45, The Merchant Of Venice (regia Chris Pickles)

Da settembre gli spettacoli in programma andranno in scena anche la domenica alle 18.

E come di consueto, l’ultima rappresentazione in programma sarà completamente in lingua inglese.

Info e prezzi

È possibile acquistare i biglietti online oppure al botteghino, in V.le P. Canonica: tutti i giorni dalle 15.30 alle 19, nei giorni di spettacolo fino alle 21.15. I prezzi per il parterre sono:

  • 10 euro- intero
  • 8 euro- ridotto

Eventi passati

J.R.Wilcock

Giardini della Filarmonica, 4 settembre

Pino Strabioli racconta, in un modo, frammentato e comico, fra pettegolezzo e celebrazione, le case, il vestiario, i modi insoliti di Wilcock, le sue spietatezze, le sue tenerezze, l’amore patito ed esaltato per i ragazzi, fino alla morte e al funerale degni dei suoi più estranianti racconti. Ma soprattutto traveste il tutto con un immaginario e un fantastico che vengono dall’opera di W. e che mettono in rilievo, anche nei momenti più tragici, un continuo sberleffo del mondo e dell’umano.

Un’altra voce, quella di Alberto Melone, si mescola e si alterna reinventando, anche travisando, le vicende di tante creature chiuse fra genio e imbecillità, fra maschera e verità, che sono al centro del teatro, della poesia, della narrativa di Wilcock. Altra protagonista dello spettacolo la musica composta ed eseguita alla fisarmonica da Marcello Fiorini.

Pino Strabioli, dopo “Concerto per Sandro Penna”, torna ad occuparsi di poesia e lo fa ancora con la complicità di Elio Pecora che ha scritto per lui questo omaggio al poeta, scrittore argentino Joan Rodolfo Wilcock che ha vissuto in Italia gran parte della sua esistenza.

Indirizzo: via Flaminia 118

Orario: ore 21

Ingresso: Intero 15 euro; Ridotto 13 euro

Io obietto

Casa Internazionale delle donne, 4 settembre

Il tema dell’obiezione di coscienza in IO OBIETTO, testo della ginecologa Elisabetta Canitano, portato in scena da Compagnia Causa con la regia di Amandio Pinheiro. A Roma alla Casa internazionale delle donne all’interno della rassegna “Chiamata alle arti”, 4 settembre ore 21.00

Dopo il debutto in prima nazionale a Roma, presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo lo scorso febbraio, IO OBIETTO, testo della ginecologa Elisabetta Canitano, torna a Roma il 4 settembre alle ore 21.00 alla Casa internazionale delle donne all’interno della rassegna “Chiamata alle arti”. In scena Chiara David, Natalia Magni, Laura Nardi, Valentina Valsania dirette da Amandio Pinheiro.

Io Obietto parte da un fatto di cronaca. Bianca, incinta di venti settimane, gravidanza gemellare, viene ricoverata in ospedale perché ha l’utero dilatato. Tutti sanno che Bianca quei figli li perderà, ma nessuno interviene: finché c’è il battito fetale, anche se la madre corre pericolo di vita, anche se per i bambini non c’è più nulla da fare, gli obiettori non devono intervenire. Così tutti – medici, infermieri, ostetriche – fingono di non sapere, di non vedere o sentire, mentre Bianca muore tra atroci dolori insieme ai suoi gemelli.

Indirizzo: via della Lungara 19

Orario: ore 21

— A. R. E. Festival

TaC – Theatre and Cinema” TEATRO CONTEMPORANEO: dal 3 al 6 settembre

Ponte della Musica- Lato Piazza Gentile da Fabriano

INGRESSO GRATUITO

“Teatro come scambio di idee, come materia viva, come strumento di libertà”.

Lunedì 3 settembre:

  • 19.30 Camilla Tagliaferri “FRIDA” – musiche di Edoardo Coen, Massimo Popolizio e Javier Girotto
  • 20.00 Giulia Trippetta “Le Avventure di Magica Trippi e del suo cane Puzzola” – di e con Giulia Trippetta
  • 21.00 Eugenio Mastandrea “Un Invito a Cena” – di e con Eugenio Mastandrea, da “Satyricon” di Petronio Arbitro
  • 22.00 Renata malinconico e Claudio Costantino “END to END” – musiche di Attilio Novellino, Renata Malinconico e Claudio Costantino

Mercoledì 5 settembre:

  • 20.00 Elisa Novembrini ed Alessandro Giova “MATCH!” – di e con Elisa Novembrini ed Alessandro Giova
  • 21.00 Nicolas Zappa “Finchè Morte non ci separi” – di e con Nicolas Zappa
  • 22.00 Renato Civello, Cecilia Guzzardi e Vladimir Randazzo “Un Posticino Tranquillo” – di Aldo Nikolaj

Giovedi 6 settembre:

  • 19.30 Dj-set by Nela Lulic
  • 20.45 Izudin Bajrovic, Jasna Zalica, Amila Terzimehic e Fabrizio Colica in “PINK ELEPHANT” – regia di Ado Hasanovic
  • 21.15 Alice Pagani in “Siamo la Fine del Mondo” – scritto da Giulio Guarino, regia di Guglielmo Poggi
  • 22.15 Filippo D’Antuono, Francesca Bruni, Edoardo Purgatori e Sean James Sutton in “AS THE SUN RISES” – scritto da Filippo D’Antuono, regia di Giordano Toreti
  • 22.45 Amada Velazquez, Fermin Ferreira, Raimundo Ojeda e Julio Gonzalez Ferreira in “CATEURA” – scritto e diretto da Giulio Origlia

Agosto

— La prima volta che non ti ho amato

Giardino del Monk, giovedì 30 agosto

Claudio Morici racconta in 13 telefonate e un messaggio in segreteria, la storia di un ragazzo e una ragazza che si incontrano, non si innamorano e mettono su niente. Un legame fortissimo che dura una vita. Più importante dell’amore, più sincero dell’amicizia, più utile di un bel lavoro e più trasformativo di qualsiasi altra cosa. Perché non amare, a differenza di amare, è per sempre. E il senso della vita, molto spesso, è l’opposto di quello che pensi. Accompagna, alla chitarra onomatopeica, Ivan Talarico.

Claudio Morici, scrittore, ha pubblicato 5 romanzi tra cui La terra vista dalla Luna (Bompiani, 2009), L’uomo d’argento (E/O, 2012) e Confessioni di uno spammer (E/O, 2015). Nel 2015 è andato in scena con il suo primo monologo Francesca Sana Subito. Da tre anni scrive e performa reading come “La prima volta che non ti ho amato”.

Ivan Talarico cantautore, poeta, teatrante, ha pubblicato due libri di poesie con Gorilla Sapiens Edizioni, è stato ospite al Premio Tenco, vincitore e miglior testo a Musicultura 2015, ha scritto e realizzato cinque spettacoli e un reading con Luca Ruocco, con cui forma la compagnia DoppioSenso Unico.

Indirizzo: via Giuseppe Mirri 35

Ingresso: 7,00 euro (non serve la tessera Arci)

Orario: ore 21

— L’Uomo che cammina

Pav, 31 agosto e 1 settembre; dal 6 al 9 e dal 12 al 15 settembre

Dopo una tournée in diverse città italiane ed estere e un’ottima accoglienza da parte del pubblico e della critica, L’uomo Che Cammina arriva a Roma con un protagonista d’eccezione, la preziosa collaborazione di numerosi cittadini ed artisti, e le atmosfere irripetibili della Capitale, in collaborazione con il festival Short Theatre.

Un uomo percorre la città passeggiando. Attraversa una varietà di spazi che si susseguono all’interno di un ininterrotto piano sequenza e che si ricompongono in un trittico quasi ultraterreno.

Durante questo tragitto il frammento di una vita si dispiega: un pomeriggio di fine estate dall’andamento sospeso, la figura di un uomo umbratile e sfuggente, calato in un gioco di apparizioni e depistaggi narrativi.

Attraverso il suo viaggio il paesaggio si apre e si svela agli occhi del pubblico che lo segue a distanza, come a spiarlo, in bilico tra identificazione e distacco. A partire dalla graphic novel L’uomo che cammina di Jiro Taniguchi, DOM- costruisce una drammaturgia di spazi in cui esplorare il confine tra urbano e terzo paesaggio, tra centro e periferia: addentrandosi sempre più profondamente nella sostanza dei luoghi, l’esperienza viva del cammino diventa il pretesto per una tensione ineliminabile verso il reale.

Indirizzo: via Buonarroti 30

Ingresso: la partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria

info e prenotazioni → organizzazione@pav-it.eu

Orario: dalle 16 alle 22

– Castello di Santa Severa

Sere d’estate: musica, teatro, intrattenimento, danza, letteratura, conferenze e percorsi in notturna. Il Castello di Santa Severa ospita un cartellone di eventi lungo tre mesi, a partire dal 13 luglio e fino al 29 settembre. I biglietti saranno in prevendita da mercoledì 18 luglio con il diritto di 2 euro in più sul prezzo del biglietto

02/08/2018 ANTIGONE con Massimo Venturiello. Biglietti 1° settore 15,00 euro 2° settore 10 euro.

7/08/2018 MILONGA – Cuarteto Suerte Loca.  Area unica, euro 12,00 intero e euro 10,00 ridotto (over 60 e under 18 anni)

10/08/2018 GIO EVAN. Area unica  10,00 euro

11/08/2018 EDOARDO LEO 1° settore 22,00 euro, 2° settore 18,00 euro, 3° settore 15,00 euro

12 /08/2018 ALGECIRAS FLAMENTO MEDIORIENTE  – Compagnia Algeciras. Area unica, euro 15,00 intero e 12,00 ridotto (over 60 e under 18 anni)

13/08/2018 RENZO ARBORE E ORCHESTRA ITALIANA   settore unico 25,00 euro, prezzo speciale per la collaborazione con la Regione Lazio

14 /08/2018 IL LAGO DEI CIGNI – Compagnia Raffaele Paganini.  Area unica, euro 15,00 intero e 12,00 ridotto (over 60 e under 18 anni)

15/08/2018 UN PIZZICO DI TARANTA – Compagnia Tre Meno Un Quarto. Area unica, euro 12,00 intero e euro 10,00 ridotto (over 60 e under 18 anni)

16/08/2018  ORO DI NAPOLI  – Compagnia Archetipo Ensemble. Area unica, euro 12,00 intero e euro 10,00 ridotto (over 60 e under 18 anni)

17/08/2018 MAX GIUSTI 1° settore 22,00 euro, 2° settore 18,00 euro, 3° settore 15,00 euro.

18/08/2018 IL FLAUTO MAGICO – Compagnia Astra Roma Ballet. Area unica, euro 15,00 intero e 12,00 ridotto (over 60 e under 18 anni

22/08/2018 HOTEL SUPRAMONTE – Omaggio a De Andrè in concerto. Area unica, euro 12,00

23/08/2018 MAURIZIO BATTISTA “SCEGLI UNA CARTA” 1° Area gold euro 35,00, 1° settore euro 30,00,  2° settore euro 25,00

24/08/2018 PETRA MAGONI E FERRUCCIO SPINETTI  Musica Nuda. Area unica 12,00 euro

29/08/2018 GIANDOMENICO ANELLINO e PANBIANCO “ Emozioni di autore”, concerto tributo a Lucio Battisti. Area unica 10,00 euro

31/08/2018 NOMADI IN CONCERTO  1° settore euro 20,00, 2° settore euro 16,00

01/09/2018  LILLO & GREG 1° settore 22,00 euro, 2° settore 18,00 euro, 3° settore 15,00 euro

08/09/2018 PINK FLOYD LEGEND area gold  euro 35,00 , 1° settore euro 30, 2° settore euro 23,00

— La pentola d’oro

Teatro Tor Bella Monaca, 1 e 2 agosto

Euclione, vecchio avaro che vive con la sua devota serva Stafila, nasconde in un luogo segreto una pentola piena d’oro trovata nel focolare della sua casa. Sospettoso e malfidato, teme che tutti vogliano privarlo della sua fortuna.

Promette sua figlia, segretamente innamorata di Liconide, in moglie al ricco e non più giovane Megadoro; durante la preparazione delle nozze vive con sospetto ogni attività che cuochi e serve si apprestano a fare convinto che tutti ordiscano per privarlo della sua fortuna e decide, così, di nasconderla in un altro luogo.

La serva Strobila coglie cosi l’occasione di impadronirsi della Pentola. Equivoci, dialoghi e verità svelate riconducono alla ragionevole soluzione.

Indirizzo: via Bruno Cirino

Orario: ore 21

Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro; giovani 7 euro; prezzo speciale GIFT CARD 7,50 Euro

La Settimana di Teatro Rainbow

Giardini della Filarmonica Romana , da lunedì 30 luglio a sabato 4 agosto

Indirizzo: – Via Flaminia 118

Orario: ore 21.30

Ingresso: 10 euro

Il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e l’Associazione culturale Dragqueenmania hanno il piacere di presentare una rassegna ideata per riportare al centro dell’attenzione testi e produzioni che lavorano sul tema delle discriminazioni, in particolare quelle inflitte alla comunitá lgbtq+.

Un modo anche per riaffermare, soprattutto in questo periodo, che all’intolleranza, alla discriminazione e all’omo-lesbo-transfobia spesso sottotraccia si risponde a viso aperto e a testa alta, con il coraggio di testi forti, orgogliosi e a volte divertenti, come nello stile della comunità lgbtq+.

Il programma, composto da 6 spettacoli assai differenti fra loro, si distingue per estro artistico, ma anche impegno sociale, recupero della memoria storica e riflessione su quanto oggi ci sia ancora da compiere per far sì che i diritti siano realmente uguali per tutte e tutti.

30 luglio – Ex moglie si innamora “damorire” di ex moglie

Testo/inchiesta di Betta Cianchini. Con Francesca Romana Miceli Picardi

Il primo spettacolo dedicato alla morte inserito in un progetto di vari monologhi consacrati alla tematica del femminicidio, che non andranno piú in scena quando in Italia nessuna donna verrá piú uccisa.

 31 luglio – Dive Divine (tivú, sorrisi e canzoni)

Con Karma B., Tekemaya, Silvana della Magliana e guest stars
Drag shows, drag singers, dancers, tanta ironia e un po’ di riflessioni sagaci e aspre sul mondo del musical in drag.

1 agosto – Recital contro le discriminazioni

Voce narrante La Karl Du Pigné. Canzoni e voce di Giovanni Amodeo. Le performers di Dragqueenmania

Qualcuno cerca di raccontarci una storia non vera, le discriminazioni e l’omotransfobia sono ancora tenacemente presenti nel nostro Paese.
Noi vogliamo raccontarvi invece la veritá, quella di una nuova resistenza delle persone lgbtq+ che a testa alta e con coraggio rivendicano il loro diritto a esistere.

 2 agosto – Max & Max

Con Elisa Rocca e Massimo Roberto Beato. Regia di Jacopo Bezzi

Una girandola continua di doppi sensi, cambiamenti di ruolo e l’accesissimo gusto per il travestimento, tra battute a contrasto, domande e risposte dove gioca un ruolo determinante la diversa ma dichiarata omosessualitá dei personaggi in scena.

a seguire – Ti ricordi di quel sogno

Da Pasolini a Wilde, passando per Milk e Mieli. Con Alberto Melone

 3 agosto – “Ci metteremo la Faccia” – studi sull’Euforia di Genere

Ideata e scritta da Leila Daianis. Regia di Mario Misuraca. Con Daniela Silvestri, Elena Vives, Leila Daianis, Maria Flavia del Curatolo, Massimo d’Aquino e Tom Dacre

Rappresentiamo una storia piena di mistero, sofferenza, solitudine ma anche amicizia e amore, coraggio e determinazione, in cui c’è un viaggio da affrontare, pregiudizi da abbattere, sesso e poesia, lacrime e risate. Il pubblico lo dobbiamo gettare in una tempesta di emozioni e poi portarlo in salvo, ma in un luogo nuovo.

 4 agosto – Ti parlerò d’amor – auf wiedersehen Berlin

Di Gianni Gori, Alessandro Gilleri. Con Marzia Postogna e Andrea Binetti. Regia Tommaso Truzzoli

Nella Berlino degli anni trenta due sfortunati artisti di cabaret (coppia di fatto per reciproco interesse) cercano l’occasione per rilanciare altrove la loro carriera. Sono i tempi delle leggi razziali: lei sogna l’America, lui piú realisticamente Parigi. Situazioni comiche e momemti di poesia intervallati dalle musiche italiane e francesi del tempo e Weil, Stolz e Gerschwin.

— Otello al Silvano Toti Globe Theatre

Largo Aqua Felix, dal 20 luglio al 5 agosto

Otello è una grande metafora dell’identità e della fragilità umana. Una tragedia moderna che esplora un dramma intimo e psicologico. Protagonisti sono Otello, un uomo tutto gerarchie e disciplina, Desdemona, che per lui rappresenta la seduzione e il desiderio di integrazione culturale e, infine, Iago, la mente dell’opera, il costruttore di un percorso obbligato per tutti i personaggi che diventerà trappola di morte anche per se stesso.

Carniti rappresenta tutto questo attraverso una scenografia dominata da una serie di cancelli che vanno a formare un simbolico tunnel dove il campo di azione di ognuno si restringe fino ad approdare ad una morte inesorabile.

Indirizzo: Largo Aqua Felix

Orario: ore 21.15

Ingresso: da 8 euro a 30 euro

Luglio

Di seguito tutti gli eventi in programma a luglio

Carmina Burana

Necropoli della Banditaccia, Piazza Santa Maria, 30 luglio

Nell’ambito di In scena – danza e teatro nei luoghi d’arte del Lazio, rassegna inserita nel programma di ArtCity organizzata dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, con la cura affidata ad Anna Selvi, direttore dell’ufficio per il teatro e la danza, Spellbound Contemporary Ballet ripropone a grande richiesta, Carmina Burana, con la coreografia e regia di Mauro Astolfi e le musiche di Carl Orff, Antonio Vivaldi, Aleksandar Sasha Karlic, Theatrum Instrumentorum, il disegno luci di Marco Policastro e le scene di Stefano Mazzola, il 30 luglio ore 21 presso la Necropoli della Banditaccia a Cerveteri.

Lo spettacolo, che aveva debuttato in prima assoluta a Maiori nel settembre 2006, è presentato nel riallestimento per la celebrazione dei 200 anni del Teatro Sociale di Como e per il Prisma Festival de Danza contemporanea di Panama (ottobre 2014).

“Carmina Burana – spiega Mauro Astolfi – ha accompagnato in modo fedele tutto il lavoro e la produzione della Compagnia dal 2006 fino a oggi. Nonostante la ricerca di nuovi linguaggi e nuove formule comunicative ed espressive, Carmina Burana ha sempre rappresentato una nostra sicurezza. È stato infatti profondamente rivisitato ma ha conservato lo spirito e l’atmosfera originali con l’aggiunta di altri momenti e tante piccole altre avventure. Quest’ultima versione è sicuramente la più potente, la più intensa e per noi, ora, la più vera e completa”.

La forza narrativa della danza, della musica e dei versi sono il compendio perfetto dei “carmina” evocati in tutta la loro potenza espressiva di raccolta di documenti poetici e musicali del Medioevo che diventano, nella creazione di Astolfi, poesia burlesca, impudente, sovversiva, attraverso cui parlare senza troppi veli del corpo e della sua quotidiana avventura.

Indirizzo: Piazza Santa Maria, Cerveteri

Marconi Teatro Festival

23 luglio – ore 21,00

VARIETèVENTUALI – Regia Maria Cristina Gionta – Con Giuseppe Abramo, Stefano Centore, Alessia Di Fusco, Annamaria Fittipaldi

Alessia, Cocca, Giuseppe e Stefano sono quattro attori, fondatori della compagnia “Tocca Lavorare”, dopo anni di attività i quattro decidono di sciogliersi e prendere ognuno la propria strada. Il problema? Non riescono a mettersi d’accordo sulla tipologia di spettacolo da mettere in scena. Il pubblico assisterà ad un vero e proprio viaggio che riporterà alla luce quella comicità sempre attuale e mai volgare. Sketch e scene direttamente dagli anni ’60 e ’70

24 luglio – ore 21,30

NICOLE ALLA FINESTRA – Di Arnaud Delepierre Traduzione di Micaela Sangermano – Regia Jessica Pacioni – Compagnia GLI SQUILIBRISTI – Con Eric, Roberto, Piero, Chiara, Jessica e Micaela

La stanza di un ospedale psichiatrico. Un letto. Un mare di oggetti. E un sogno. Contro cosa avrebbe combattuto il cavaliere errante Don Chisciotte della Mancia, se fosse vissuto nella nostra epoca? Può il romanticismo di uno dei più grandi classici, rivivere nel secolo del consumismo e dell’indifferenza?

24 e 25 luglio – ore 21,00

LA PARRUCCHIERA DELL’IMPERATRICE – ossia LA VERA STORIA DELLA PRINCIPESSA SISSI – Di Franca De Angelis – Regia Anna Cianca  – Con Tiziana Sensi

Sissi e Fanny. La principessa e la parrucchiera. La padrona e la serva.
Due donne diverse nel destino e nelle ambizioni, ma accomunate da una stessa condizione esistenziale di infelicità, si raccontano attraverso la voce di un’unica attrice, in un gioco di specchi in cui di volta in volta si scambiano i ruoli di vittima e carnefice, fino all’epilogo in cui una delle due soccomberà. Ma quale delle due, non è scontato.

25 luglio – ore 21,30

VOCI DAL CORTILE – Di Edna Mazya – Regia Enrico Maria Lamanna  – Compagnia Golden Show – Con Elisabetta Mirra, Brenno Placido,Federico Le Pera,Jacopo Carta,Matteo Bossoletti

Nell’estate dell’86 una violenza dolorosa fu perpetrata a Hibbutz Shomrat nel nord Israele. L’intero paese fu scioccato.  Questo tragico e vergognoso fatto fu ispirazione  per il più famoso e il più grande successo teatrale mai scritto nella drammaturgia israelita. Un testo che pone a confronto uomo/donna donna/uomo amico/amica essere umano/ solitudine/vita.

26 luglio –  ore 21,30

NAPOLI-BUENOS AIRES ANDATA E RITORNO – SPETTACOLO IN PROSA MUSICA E TANGO – Di Fernando Pannullo – Con Fatima Scialdone con la partecipazione di Eduardo Moyano e Simona Giarratano Vinsenti

“Strano… sento nostalgia… di… di cosa? E’ un sentimento strano; sono qui a Napoli, nella mia patria natale e sento nostalgia… di Buenos Aires… strano”. Sono le battute finali della nostra protagonista, costretta a lasciare l ‘Argentina per ragioni politiche e riprendere la via dell’Italia. Al termine dello spettacolo segue “Serata di Milonga”

26 luglio – ore 21,00

#LaPoesiaSalveràIlMondo – Il suonatore Jones – Di e Con Matteo Pasquinelli, Francesco Giordano, Riccardo Parravicini

Edgar Lee Masters, nell’Antologia di Spoon River, ci mostra lo specchio di un’intera umanità attraverso la poesia. Ripercorreremo storie di passioni, di ideali, di giustizia per celebrare la vita attraverso gli epitaffi dell’autore americano.

27 luglio – ore 21,00

VIAGGIO IN SICILIA – Di Mimmo Mignemi – Con Mimmo Mignemi, Marco Simeoli, Nadia Perciabosco e alla chitarra classica Giovanni Mancini

Un recital, un viaggio  nella  Sicilia attraverso le pagine di illustri autori che ne hanno cantato le bellezze.

27 luglio – Palco Interno – ore 21,30

IL CIRCO INVISIBILE – Di A. Orlando – Regia Cristina Pedetta – Con Cristina Pedetta e Sandro Calbrese

Costruito con la struttura drammaturgica dell’atto unico, Il Circo Invisibile descrive la situazione in cui, un aspirante comico si ritrova in una sala, dove si tengono delle audizioni. Qui incontra il suo esaminatore che si trasforma ben presto, in una sorta di aguzzino della parola. Il rapporto di dipendenza che si crea tra i due personaggi è immediato e ciò che ne deriva, è un gioco scenico basato sul botta e risposta che innesca una sorta di danza della ragione attorno ai due poli della comicità: un comico e una spalla.

28 luglio – ore 21,30

UN PIZZICO DI TARANTA  – Con Compagnia Le Tre Meno un Quarto – Corpo di ballo: Compagnia di danze Etniche Istòs

Le Tre Meno un Quarto è un gruppo musicale che propone le canzoni più famose della tradizione popolare del centro e sud Italia.

Si arricchisce poi di un eccellente corpo di ballo, la Compagnia di danze Etniche Istòs, che completa lo spettacolo con le tradizionali coreografie ed i moderni costumi.

28 luglio – ore 21,00

LA FOTO DEL CARABINIERE – Scritto Diretto e Interpretato da Claudio Boccaccini – collaborazione artistica  Silvia Brogi – Massimo Cardinali – aiuto regia Marzia Verdecchi

Il 23 settembre del 1943 davanti al mare di Palidoro un vicebrigadiere dei carabinieri, il ventitreenne Salvo D’Acquisto, fu ucciso dalle SS.
Lo spettacolo racconta questa vicenda attraverso i ricordi circostanziati di chi ne fu protagonista, il padre dell’autore e interprete:  Tarquinio Boccaccini,  che quella mattina del ‘43 era tra i ventidue uomini salvati dal sacrificio dell’eroico carabiniere.

29 luglio – ore 21,30

LA STORIA D’ITA(G)LIA – Di Tirocchi, Paniconi e Pallottini – Regia Marco Simeoli – Compagnia A.M.O. – Con Daniele Derogatis, Valeria Monetti, Maurizio Paniconi, Alessandro Tirocchi

Giovanni Persichetti in arte Rocco Jeckerson, Andrea Mangano e Michele Tarantino sono i genitori di Janis, Tancredi e Oronzo, tre alunni di una scuola superiore autori di un lavoro di gruppo sulla storia d’Italia. Incoronata D’Onofri detta “La Merkel”, autoritaria professoressa, decide di rendere il compito dei ragazzi un copione da mettere in scena, e coinvolge i tre papà costringendoli a recitare.

Castellinaria – Festival di Teatro Pop

Dal 21 al 27 luglio, nella splendida cornice del Castello di Alvito, in Valle di Comino (provincia di Frosinone), debutta la prima edizione di Castellinaria – Festival di Teatro Pop. Il festival Castellinaria è un’occasione per tracciare un ponte tra le energie teatrali contemporanee e le realtà locali, creare una sinergia e una nuova comunità.

L’iniziativa nasce dalla voglia di animare e valorizzare il territorio della Valle di Comino attraverso la nuova drammaturgia e lo spettacolo dal vivo. In costante dialogo con il territorio, Castellinaria mette in comunicazione aziende agricole e vinicole con la musica e il teatro, esaltando un insieme unico di cultura, arte e sapori, tipici del luogo.

Durante tutta la durata della manifestazione, ogni sera, a partire dalle 19.00, il borgo del castello sarà animato da stand enogastronomici, tavolate sotto le stelle, giochi tradizionali per adulti e bambini. Dopo gli spettacoli, gli stand rimarranno aperti e la serata proseguirà con la musica dal vivo di George & The Bijelomen, Musaica, I Maestri Jedi del Jazz, I Giullari imPopolari e dj set.

Il programma:

  • Sabato 21 luglio, alle 21.30: lo spettacolo E quindi uscimmo a riveder le stelle, dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Giorgio Colangeli, accompagnato da brani musicali scelti, composti e eseguiti alla chitarra da Tommaso Cuneo, recita a memoria i primi sei canti del Purgatorio.
  • Domenica 22 luglio, ore 21.30: il Teatro d’Arte dei Burattini di Fulvio Cocuzzo, mastro burattinaio della Valle di Comino. Mmeravigliose scenografie con quinte e fondali mobili riproducono un ambiente teatrale tradizionale all’interno del quale si muovono, come attori della Commedia dell’Arte, i grandi burattini di legno, realizzati a mano con antica sapienza artigianale.
  • Lunedì 23 luglio, alle 21.30: la Compagnia Habitas presenta al pubblico di Alvito lo spettacolo L’imbroglietto – Variazioni sul tema, un omaggio a Karl Valentin e Liesl Karlstadt. In scena Livia Antonelli, Valerio Puppo e un MacBook, testo e regia di Niccolò Matcovich. Karl e Stadt, due buffi personaggi con sembianze di clown, reinventano una lingua e creano una precisa partitura di movimenti e azioni che dà vita al fantasmagorico turbinio di variazioni dello sketch iniziale.
  • Martedì 24 luglio, alle 21.30: la giovane compagnia Fartagnan Teatro presenta lo spettacolo APLOD di Rodolfo Ciulla, in scena Michele Fedele, Matteo Giacotto, Ivo Randaccio, Federico Antonello: in un futuro non troppo lontano, il governo ha dichiarato illegale produrre e caricare in internet materiale video.
  • Mercoledì 25 luglio, alle 21.30: Alessandro Blasioli con Questa è casa mia racconta della sventurata storia vissuta da una famiglia aquilana, i Solfanelli, in seguito al terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo il 6 Aprile 2009.
  • Giovedì 26 luglio, alle 21.30,:VulìeTeatro presenta al pubblico Semi, lavoro sulle dinamiche di coppia. In scena Michele Brasilio e Marina Cioppa.
  • Venerdì 27 luglio, alle 21.30: Abu sotto il mare di Pietro Piva, menzione Premio Scenario Ustica 2017. Lo spettacolo nasce da una fotografia di un bambino dentro una valigia passato ai raggi x alla dogana di Ceuta. Sulla scena la versione di quel bambino e del viaggio che ha affrontato. Di come lui immagina che siano andate le cose o di come sarebbero potute andare.

Musica:

  • Il 21 luglio, alle ore 23.00, l’appuntamento è con Illusion of eternity della formazione musicale elettronica romana Modular, composta dal polistrumentista Federico Procopio e Adriano Matcovich, bassista.
  • In chiusura del festival, venerdì 27 luglio alle 23.00, è la volta di Mario Insenga & Blue Stuff, gruppo di Blues tra i più noti e longevi del panorama italiano, ricordato negli anni per la peculiarità dell’uso del dialetto napoletano all’interno dei testi.

Indirizzo: Castello di Alvito, Via Valle Romana, Alvito (Fr)

Orari: dalle ore 19.00 apertura stand, 21.30 inizio spettacoli, 23.00 inizio concerti musica

Ingresso: offerta libera

 

Eventi passati

— Hot-Hello

Teatro Tor Bella Monaca, dal 28 al 29 luglio

Una compagnia formata da tre attori mette in scena un Otello in versione ridotta. Malgrado qualche intoppo, lo spettacolo procede per il meglio e gli interpreti sembrano più che mai affiatati, finché una misteriosa entità fa capolino nel bel mezzo della replica, interrompendo la rappresentazione  costringendo il cast a ricominciare tutto da capo. Il tempo si ferma.

L’orologio torna indietro. Ma qualcosa è cambiato. E l’opera di Shakespeare si trasforma in quanto di più inimmaginabile si possa concepire.

La messa in scena s’interseca con le vite degli attori e viceversa, mentre il punto di vista del pubblico viene capovolto.

Cosa accade dietro le quinte? Chi sono davvero gli attori che interpretano Iago, Otello e Desdemona? Sono così diversi dai personaggi di cui assumono le sembianze? L’invidia – che è il vero motore della straordinaria macchina scenica shakespeariana – scombussolerà le vite di Maurizio, Salvatore e Flavia attraverso un concatenarsi di eventi dal profilo quasi grottesco. La tragedia si trasforma in farsa e lascia spazio ai conflitti di un mondo in cui l’aulico si mescola al popolare e l’eros si fonde con la volgarità più spicciola. Uno sguardo da Grande Fratello sulla vita privata dei teatranti: una curiosa specie di esseri umani in grado d’interpretare magistralmente sovrani e principesse, potendo essere al tempo stesso assidui frequentatori di bettole.

Ecco a voi il microcosmo di Hot-hello: il luogo in cui sacro e profano, castità e perversione si alternano senza soluzione di continuità, portando alla luce invidie, meschinità e bassezze reciproche, di cui il pubblico non può far altro che ridere. Ma se –per chi osserva –il risultato di questi contrasti è un turbine di comicità, lo stesso non si può dire per chi viv quotidianamente il paradosso di un mestiere che ogni giorno lotta per la propria sopravvivenza. Chi sono i colpevoli? La perenne crisi economica del teatro? Probabilmente. L’ormai noto strapotere televisivo che rende le platee sempre più vuote? Senza dubbio. Ma sarebbe così ignobile se i teatranti si unissero, una buona volta, per cercare di riparare le falle di una professione assai ricca di ipocrisie ma sempre più povera di sogni?

Indirizzo: via Bruno Cirino

Orario: ore 21

Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro; giovani 7 euro; prezzo speciale GIFT CARD 7,50 Euro

 

— Rain dogs, Birdland e Bliss

Giardini di Palazzo Venezia, 17 luglio

Golden Days presenta due opere già note di Johan Inger, Rain Dogs e Bliss, legate tra loro da un nuovo breve assolo: Birdland. Rain Dogs e Bliss rappresentano due creazioni distinte, ideate ad anni di distanza l’una dall’altra: lontane sia concettualmente che coreograficamente, invitano lo spettatore a tuffarsi in due mondi distinti, pur mettendo in scena temi ricorrenti del lavoro di Inger come la perdita, il cambiamento e le loro conseguenze.

L’assolo di Birdland rappresenta il fil rouge tra questi due diversi periodi, in una sequenza coraggiosa e ribelle contro la vita che cambia. Il concept alla base della serata, l’elemento che funge da collante, è ovviamente la colonna sonora: Tom Waits, Patti Smith e Keith Jarrett.

Con la loro musica e la loro arte, questi artisti hanno influenzato e contribuito al cambiamento di un’intera generazione. Tutta l’opera è pervasa da un sentore di storia, di nostalgia, di un luogo del passato che sembrava essere (almeno a guardarlo con gli occhi di oggi) semplice e libero.

“Mano a mano che invecchiamo, ci soffermiamo spesso a riflettere sul nostro percorso di vita e io, per una volta, mi guardo indietro con un autentico sorriso, ripensando a quando tutto era radioso e spensierato. Quelli sì che erano ‘golden days’, la vera età dell’oro!” (Johan Inger)

Indirizzo: Giardini di Palazzo Venezia, via del Plebiscito

Orario: ore 21

Ingresso: intero 10,00 • ridotto 5,00

— Don’t Talk to Me in my Sleep

Teatro Vascello, 18 luglio

Un duetto che mette in scena la relazione claustrofobica di un uomo con la madre. Don’t talk to me in my sleep (“Non parlarmi nel sonno”), liberamente ispirato al rapporto tra Andy Warhol e Julia Warhol, premiato al Noorderzon Festival 2015, si svolge in una stanza buia e desolata tra specchi, fiori di plastica e tazze da tè nella casa dove un uomo vive ancora insieme a sua madre e al suo gatto.

Tra sogni di una vita indipendente e schizofrenici riti quotidiani, Jocic dispiega una danza travolgente su un inquietante paesaggio sonoro. Mentre la ripetizione di modelli quotidiani creano terreno fertile per dissapori reciproci, portandoli entrambi al limite della sanità, nella mente dell’uomo emergono i sogni di librarsi in una propria vita indipendente

Indirizzo: Teatro Vascello, via Giacinto Carini 78

Orario: ore 21

Ingresso: 17 euro

— La Morte e la Fanciulla

Teatro Vascello, 21 luglio

In prima assoluta, va in scena al Vascello lo spettacolo di danza La Morte e la Fanciulla. Lo spettacolo costituisce un vero fiore all’occhiello per la danza contemporanea italiana.  In scena tre differenti “capolavori”.

Uno musicale: il quartetto in re minore La morte e la fanciulla di Franz Schubert.

Uno fisico: l’essere umano nell’eccellenza delle sue dinamiche.

Uno spiritual-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi.

Il nostro pensiero torna a posarsi sull’umano e ciò che lo definisce: la vita e la morte; l’inizio e la fine sono i miracoli della nostra esistenza, così come l’impermanenza dell’essere con le sue forme continuamente mutanti.

Questo transitare da una forma all’altra, ha a che fare con l’arte coreutica: portatrice di un tale compito, è essa stessa un balenare di immagini che appaiono e scompaiono continuamente; per questo abbiamo indugiato proprio su quell’aspetto che potremmo definire crepuscolare della danza, colta, nella nostre intenzioni, proprio nel suo attimo impermanente e transitorio.

Un esempio di scrittura musicale che aspira all’infinito e accompagna l’ascoltatore oltre un’idea razionale, verso l’ignoto e il trascendente. “Abbiamo cercato di capire, di aprire, come chirurghi, il corpo di questa scrittura per scrutarne i vuoti, gli spazi cavi e mai come questa volta comporre è assomigliato a un eterno precipitare, a un fuggire da ogni fine e da ogni senso”.

Indirizzo: Teatro Vascello, via Giacinto Carini 78

Orario: ore 21

— Ulisse lo Straniero

Accademia Nazionale di Danza, dal 13 al 20 luglio

Da venerdì 13 a venerdì 20 luglio 2018, l’Accademia Nazionale di Danza sul colle Aventino si trasformerà per la prima volta in un polo di incontro intitolato a tutte le arti della scena e non solo: otto giorni di eventi non stop dedicati al Mito e al Contemporaneo, inseriti in una cornice architettonica e paesaggistica ideale.

Lo spettacolo

La ricchezza di Itaca non è nell’approdo, ma nel viaggio, afferma Konstantin Kavafis nel suo famoso poema, e sembrava averlo chiaro in mente quell’Ulisse “multiforme” dell’Odissea, che non esita a ricercare l’avventura “per seguire virtute e canoscenza”, per dirla con Dante. Il concerto-spettacolo proposto da Davide Sacco, però, vuole affrontare la mitologica figura di Ulisse non solo nella sua brama di esperienze, ma anche nelle relazioni che ha avuto con i personaggi che, durante il viaggio, lo hanno ospitato.

Era, infatti, sacra l’ospitalità per i Greci, e su questo il testo pone l’accento, sui porti sempre aperti, sulla volontà di accoglienza, sulla necessità di esperire l’altro, anche se diverso. Una lezione di civiltà oggi più che mai necessaria, che parte da Omero e attraversa la letteratura occidentale, per mostrarsi ai nostri occhi incredibilmente viva e attuale.

Le parole recitate da Francesco Montanari si fondono con la musica antica di Alfio Antico, che sembra provenire dal centro del mondo, in un risultato poetico ed emozionante, che non può lasciare indifferenti.

Indirizzo: Accademia Nazionale di Danza – largo Arrigo VII n.2

Orario: ore 22

Ingresso: 20 euro

— One, One & One

Teatro Vascello, 11 luglio

Questo nuovo e originale capolavoro di Noa Wetheim simbolizza l’essenza dell’espressione artistica della Vertigo Dance Company, una delle principali compagnie di produzione made in Israel. Come i precedenti lavori di Noa Wertheim, apre la scena  un solo artista a cui, a poco a poco, si aggiungono voci come parte di una realtà creativa dialogata, nella quale ogni singolo suono è fondamentale nella creazione di un viaggio il cui obiettivo sia l’interezza.

L’espressività personale, caratterizzante ciascun danzatore diventa parte integrante della performance, permettendoci di osservare ognuno individualmente tanto quanto parte di un insieme, che è molto più della semplice somma dei suoi singoli elementi.

Un singolo movimento – di un singolo danzatore – si connette con un altro e un altro ancora, creando per noi un’esperienza che coinvolge tutti i nostri sensi e ci rende partecipi “dell’intero” rappresentato. (oppure “che è in scena”).

One, One & One riflette sia mondi interni che esterni ponendo l’attenzione alle eco che derivano dalle diverse prospettive e sviluppa relazioni metaforiche tra il lontano ed il vicino, tra il sé e l’altro.

Indirizzo: Teatro Vascello, via Giacinto Carini 78

Orario: ore 21

— Molto rumore per nulla

Globe Theatre, fino al 15 luglio

È iniziata il 27 giugno la nuova Stagione del Silvano Toti Globe Theatre. Ad aprirla è stato uno spettacolo che ha fatto ridere e ballare spettatori di tutte le età: Molto Rumore Per Nulla, con la regia di Loredana Scaramella, che sarà in scena fino al 15 luglio.

“Molto rumore per nulla” è una favola illuminante sul potere della parola, una riflessione brillante e divertente su come una difficoltà possa trasformarsi in un’occasione di crescita personale e collettiva.

Un gruppo di soldati al ritorno dalla guerra invade il palazzo, lo spazio delle donne: Benedetto e Beatrice, campioni dei rispettivi schieramenti, continuano ad affrontarsi a colpi di battute ironiche, sotto gli occhi divertiti di tutti. Ma il destino riserba loro una grande prova, prima che venga sancito con un doppio matrimonio il tempo della pace.

Indirizzo: Largo Aqua Felix

Orario: ore 21.15

Ingresso: da 8 a 30 euro

— Arsenico e vecchi merletti

Teatro Tor Bella Monaca, dal 13 al 15 luglio

Atmosfera surreale di una casa di Brooklyn negli anni ’40. Due innocenti vecchiette che, per carità cristiana e forse un po’ anche per gioco, avvelenano uomini e li seppelliscono in cantina. Il povero nipote Mortimer, scoperta la verità, cercherà in tutti i modi di risolvere la scabrosa faccenda, in un susseguirsi di colpi di scena ed esilaranti situazioni comiche.

Pensate un po’ ad una madre che, di sera, racconta una favola ad un bimbo: “C’era una volta un grande casa con due vecchie signore, un cimitero, una cantina, un matto che suona la tromba e un mostro alto due metri…”. Finita la storia, il bimbo chiede: “Ma la morale? Qual è la morale?”. Lei non risponde.

Indirizzo: via Bruno Cirino

Orario: ore 21

Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro; giovani 7 euro; prezzo speciale GIFT CARD 7,50 Euro

 Eventi passati

Le ragazze dell’Encore Theatrical Arts Project

Teatro Cassia, 4 luglio

Al Teatro Cassia si esibiranno mercoledì 4 luglio le ragazze dell’encore Theatrical Arts Project provenienti Da Chantilly, Virginia, Usa.

Le 25 giovani allieve della rinomata scuola di danza statunitense cercheranno di trasmettere al pubblico romano l’entusiasmo, l’amore per la danza e la grandissima professionalità che le anima e le contraddistingue, in uno spettacolo travolgente che le vedrà alternarsi sul palco con un repertorio che spazia dal jazz e dal tip-tap all’acrobatica, dallo swing al musical.

Indirizzo: via santa Giovanna Elisabetta 69

Orario: ore 21

Ingresso libero

— Le città perdute (e ritrovate)

Teatro Vascello, 4 e 5 luglio

Asinitas onlus e Fabbrica dell’attore – Teatro Vascello porta in scena l’esito finale di due percorsi di laboratorio teatrale con gruppi eterogenei per lingua, nazionalità, età, formazione artistica.

Ore 19 HARIKHONTO – Voci oltre i confini. Uno spettacolo onirico, una costruzione drammaturgica che procede soprattutto per immagini e voci intrecciate a immagini, video e teatro d’ombra. Va in scena un gruppo di donne di Torpignattara, di diversa nazionalità, età e formazione artistica, che si è incontrato da gennaio a giugno.

Ruolo fondamentale hanno il canto e la danza attraverso laboratori a cura della mediatrice culturale ed artistica Sushmita Sultana del Bangladesh, cantante e ballerina, e di Daniela De Angelis, Arianna Consoli e Antonia Harper, cantanti, musiciste e pedagoghe musicali.

Ore 21 – INDIDY, MAMADY e IL DONO

Due giovani africani dopo un terribile viaggio arrivano sulla soglia di una città, in un posto “sacro” in cui sperano di poter restare, trovare riposo. Qui incontrano una strana umanità, chiassosa e multicolore, frivola e discorde, che discute della possibilità di accoglierli o rimandarli indietro. Gli “Ospiti” dichiarano di portare in dono qualcosa di buono alla città, ma esitano nell’esplicitare cosa.

La musica è centrale grazie all’apporto di Matteo Portelli, musicista e compositore, e di Madya Diabaté, griot del Senegal e suonatore di kora, che porta all’interno del gruppo la tradizione dei cantastorie. La danza e il movimento scenico sono a cura di Angela Cocozza, danzatrice coreografa, insegnante e direttrice della scuola di danza Termini Underground e di Juru e Woody Hellen, ballerini e coreografi.

Indirizzo: Via Giacinto Carini, 78 – Roma

Orario: ore 19 e ore 21

Ingresso: donazione libera

La più meglio gioventù

Parterre Farnesina, 7 luglio

“La più meglio gioventù” è un divertente reading. Rappresenta il lato più leggero e dissacrante della scrittura di Alessandro Bardani e Francesco Montanari, con uno stile che si ispira a film come “Clerks” e “Coffee and cigarettes” e al teatro canzone di Gaber.

Non mancano richiami a Woody Allen, Ben Stiller ma anche Pier Paolo Pasolini, Marco Tullio Giordana (“La meglio gioventù”) e a Samuel Beckett (“Aspettando Godot”).

Francesco e Alessandro nei panni di loro stessi, si ritrovano a scambiare opinioni sul mondo che li circonda, a esprimere e condividere ansie del tempo attuale, parlando apertamente a ruota libera, con un’ unica convinzione: “Dobbiamo sistemare le cose… Ma domani però, tanto c’è tempo…”.

In un’ atmosfera che vede mischiare sacro e profano battute fulminanti, sarcastiche, ironiche e frizzanti sono alla base del reading.

Indirizzo: Viale Antonino di San Giuliano

Orario: ore 21.30

Ingresso 10,00 euro

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